L'ANALISI
12 Luglio 2022 - 20:53
Stefano Allegri e Marco Franco Nava
TORRE DE' PICENARDI - Al Castello di San Lorenzo de’ Picenardi, si è svolta la sesta tappa lombarda del roadshow degli incontri territoriali di presentazione del nuovo accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Un accordo basato sul percorso congiunto «Competitività, Innovazione, Sostenibilità» che mette a disposizione oltre 40 miliardi di euro per le imprese lombarde, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il Pnrr.
Ad aprire i lavori i saluti dei presidenti dell’Associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri, e di Confindustria Mantova, Edgardo Bianchi, e del direttore commerciale Imprese Lombardia Sud di Intesa Sanpaolo, Stefano Capacci, che ha illustrato i contenuti dell’accordo nonché le prime iniziative congiunte. A seguire l’analisi dello scenario economico locale da parte di Giovanni Foresti della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e quindi la firma dell’accordo tra i due presidenti delle Associazioni e il direttore regionale Lombardia Sud di Intesa Sanpaolo, Marco Franco Nava.
L’accordo, presentato ieri alle imprese cremonesi e mantovane, di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.
«Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione nei confronti del tessuto produttivo delle provincie di Cremona e Mantova mettendo in campo oltre 40 miliardi per le imprese lombarde e rinnovando l’azione congiunta con Confindustria — ha sottolineato Marco Franco Nava —. Una crescita diffusa e sostenibile e una trasformazione strutturale sono passaggi fondamentali per dare vita ad un’economia più robusta. Le imprese cremonesi e mantovane, che hanno dato prova di resilienza durante la pandemia, oggi devono fronteggiare nuove incertezze; come Banca, siamo al loro fianco per sostenerle e per incentivare gli investimenti in transizione ambientale e digitale, valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del Pnrr, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI».
Stefano Allegri, presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Cremona, è entrato nel merito: «Avevamo desiderio di un ritorno alla normalità ma la situazione dallo scoppio della pandemia è peggiorata: il virus stesso ha ripreso vigore e a questo si sono aggiunte altre tensioni, in primis quella della guerra che sta di fatto creando un progressivo allontanamento tra due emisferi, quello occidentale e quello orientale con un ritorno ad una Guerra Fredda che rappresenta un disastro per le relazioni ed i rapporti economici — ha tracciato un quadro per nulla rassicurante, Allegri —. Una inflazione alla quale non eravamo più abituati e soprattutto costi dell’energia abnormi stanno prospettando mesi a venire molto difficili. Ben venga un sostegno fra banche ed imprese che possa mettere in sicurezza il patrimonio di economia reale del paese. Nell’accordo trovano spazio misure per la liquidità ma anche per il rilancio degli investimenti».
Simili le considerazioni di Bianchi: «Nel momento attuale, ancora più che in passato siamo chiamati a fare squadra, per evitare un autunno molto caldo in termini di tensioni sociali, a meno di una pace repentina quanto improbabile che porti un raffreddamento dell’inflazione. Questo accordo si muove in questa direzione, creare una rete, non solo tra le aziende associate al sistema Confindustriale di Mantova e Cremona, che già esiste e potrà estendersi ad ulteriori servizi, ma tra le aziende ed una delle principali banche europee, Intesa Sanpaolo — ha puntualizzato il presidente di Confindustria Mantova —. Ben venga quindi questo protocollo di collaborazione, che destina 40 miliardi alle aziende lombarde, purché sia effettivamente concreto e proattivo; sicuramente mi sembrano identificate correttamente le macrotematiche a cui è destinato il plafond: digitalizzazione, sostenibilità, valorizzazione delle filiere, impulso alla sostenibilità e - ultimo ma a mio avviso più importante - investimento sulle persone e sulle competenze».
L’accordo consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria, che grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere finanza e credito componenti strategiche al servizio della competitività. E a supporto di decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.
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