L'ANALISI
14 Giugno 2022 - 09:50
CREMONA - Sono emozionati, sotto le mascherine ci si può nascondere, camuffare un po’ di paura per il primo esame in assoluto della loro carriera scolastica. L’esame di terza media non è uno scherzo, se poi si pensa che dopo due anni si torna agli iscritti, la cosa si fa ancora più impegnativa. Sono 734 gli studenti delle medie cittadine - Campi, Virgilio, Vida, Anna Frank, Beata Vergine e Sacra Famiglia - che da ieri sono alle prese con l’esame di licenza media. Dopo i due anni all’insegna del solo orale a causa della pandemia, per la licenza media dell’anno 2021/2022 sono tornati gli scritti: due scritti, italiano e matematica, mentre le lingue straniere saranno parte integrante dell’orale che verte intorno a un argomento scelto in accordo con la commissione. Quattro ore di tempo, le tracce comuni per tutto l’istituto, estratte a sorte e preparate dagli insegnanti, tenendo conto delle nuove tipologie testuali che spaziano dal testo argomentativo, all’analisi di un brano e alla sua sintesi, piuttosto che a una trattazione di un testo emotivo/espressivo. «Erano emozionati il giusto, non bisogna mai dimenticarci che è il loro primo esame in assoluto, ma mi sono parsi anche molto concentrati e determinati — commenta Alessandra Fiori, docente presso la Virgilio —. Li abbiamo rassicurati e dopo l’estrazione della busta con le tracce e la lettura hanno lavorato con grande attenzione e senza distrarsi. Un buon segno. Si tratta di un esame parzialmente nuovo, soprattutto nella formulazione dei temi».
All’uscita della Virgilio i volti sono distesi, le tracce prevedevano un lavoro sul senso dell’amicizia, una riflessione sui social network e come terzo titolo gli studenti dovevano partire da un racconto di Eric Maria Remarque, riassumerlo e riflettere sul tema della guerra. Gabriela e Michela della 3ª C sono soddisfatte del loro lavoro, Sofia e Alice sono due gemelle, sorridono, non hanno fatto lo stesso tema, ma la soddisfazione è la medesima, anche la preoccupazione per lo scritto di matematica, in calendario oggi. Palla ed Ergi — così dicono di chiamarsi — fanno il segno di vittoria: un gesto vale più di mille parole.
Davanti alla media Vida i ragazzi escono a gruppetti, anche qui tre tracce, in equilibrio fra vissuto emotivo, riflessioni sul significato e rispetto delle norme e un brano tratto dalla «Ladra di libri», in cui si parla del rogo dei romanzi e saggi messi al bando dal Nazismo. Thomas, Luca, Antonio e Tommaso scherzano fra loro, il tema è passato e uno di loro, serafico, commenta: «È domani che ci rovinano, c’è matematica». La gran parte ha deciso di confrontarsi con la traccia dedicata all’amicizia e non potrebbe essere diversamente, soprattutto se si pensa che i ragazzi, che finiscono le medie, hanno vissuto i primi due anni in un’alternanza fra Dad e presenza che certo non ha aiutato nelle relazioni. Ed è questa attenzione alle relazioni che si ritrova anche nei titoli proposti ai ragazzi della media Campi. Uno dei titoli chiedeva ai candidati di fare un bilancio dei tre anni di medie, usando come tipologia testuale una lettera. Il testo argomentativo prevedeva di riflettere sul significato del termine divertimento e c’è chi, come Fabrizio, ha spiegato che il divertimento si può cogliere un po’ in ogni aspetto della vita. Il testo narrativo da riassumere e commentare aveva come filo tematico il razzismo.
Elisa, Anna, Fabrizio, Tommaso e Cristian cercano un po’ di fresco sotto gli alberi di piazza Giovanni XXIII, sono in attesa che i genitori vengano a prenderli, i volti sono stanchi, ma soddisfatti e, non senza trasporto, raccontano quanto hanno scritto. C’è chi pensa già al prossimo anno, chi invece si limita a proiettarsi a oggi, quando dovranno affrontare il compito di matematica. Poi sarà la volta degli orali: «Oggi dovrebbero uscire i calendari», dicono e dal tono sembra di capire che la fine del lungo anno scolastico sia alle porte e così pure la chiusura di un triennio molto particolare. La speranza è implicita: che si possano fare le superiori senza mascherine, distanziamento, tornando tutti alla normalità.
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