L'ANALISI
BAGNOLO CREMASCO
01 Giugno 2022 - 10:13
Mauro Puppo e Giulio Cerioli
BAGNOLO CREMASCO - Un passaggio epocale, la fine di un’era, ma nel contempo la garanzia della continuazione di una storia imprenditoriale radicata nel tessuto socio economico del paese e del Cremasco. Il gruppo Inman, di cui fa parte la Bettinelli spa, leader in Italia per la progettazione e realizzazione di macchinari e componenti per l’industria meccanica e per l’automazione industriale, è stato ceduto all’ingegner Marco Giovannini. Si chiude dopo oltre 40 anni, ieri è stato realmente l’ultimo giorno in ufficio, la guida manageriale di Ferdinando Bettinelli. Il fratello Vincenzo rimane socio di minoranza, dopo aver reinvestito una gran parte del capitale. Occhi lucidi, emozioni, ma anche l’orgoglio per quanto fatto dal 1979, anno in cui i due fratelli entrarono in azienda dopo la prematura scomparsa del padre Costantino. La Bettinelli è diventata un colosso, è cresciuta spostandosi nel 1986 da Crema nell’attuale sede. Oggi è un colosso di uno dei settore trainanti dell’economia cremasca, la meccanica di precisione.
«I passaggi generazionali in aziende a conduzione familiare sono la normalità – racconta Ferdinando –: c’erano due visioni una privatistica, cosa che io non credo ritengo idonea, e una aziendale, che è quella che ho scelto. Le imprese vanno condotte da chi ha le competenze per farlo. Alla fine abbiamo optato per la cessione al 100 per 100 e mio fratello rimane come socio di minoranza. Abbiamo avuto garanzie per il prosieguo dell’attività in paese e per il mantenimento dei 250 posti di lavoro. Giovannini è entrato in tutti i consigli d’amministrazione delle società controllate da Inman, questo a dimostrazione della volontà di proseguire». Nexta, la holding di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro che da sempre affianca Bettinelli, ha seguito tutta l’operazione della cessione.
«Nella pre selezione dell’acquirente è stata decisiva proprio la garanzia di mantenimento dell’attività a Bagnolo» ha sottolineato Mauro Puppo, commercialista responsabile del dipartimento passaggi generazionali di Nexta. Al suo fianco l’avvocato Giulio Cerioli. Banca Akros ha agito in qualità di advisor finanziario di Bettinelli con un team composto da Alessandro Erbanni e Orazio Bocchieri. «I rapporti interpersonali coltivati in questi decenni con centinaia di collaboratori sono stati il valore aggiunto – ha proseguito Bettinelli –: saremmo stati nessuno senza tutti coloro che hanno fatto la storia di questa azienda. L’ultimo esempio ce l’ho sotto gli occhi. Purtroppo, a causa della spaventosa grandinata dei giorni scorsi, abbiamo avuto 196 lucernai esplosi. Il personale si è mobilitato per fronteggiare l’emergenza: operai, tecnici, dirigenti e impiegati. L’attività non si è mai fermata. Meravigliosi anche i fornitori: hanno garantito subito tutto quello che serviva per ripartire». Cedere l’azienda non è stata certo una scelta facile: «Ci vuole il coraggio di prendere la decisione corretta anche quanto è molto complicata e entrano in gioco le emozioni».
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