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Accoglienza al collasso
Dei migranti si occupi l'Europa

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13 Aprile 2014 - 11:23

Accoglienza al collasso
Dei migranti si occupi l'Europa
Il sentimento comune merita sempre attenzione, anche quando riflette una percezione parziale o distorta della realtà. E’ il caso dell’ondata di ribellione sollevata dall’arrivo in città di cinquanta profughi africani. Altrettanti ne erano arrivati nei mesi scorsi. La Lega Nord, galvanizzata dalla battaglia ‘no euro’, ha lestamente cavalcato uno dei suoi storici cavalli di battaglia, secondo solo all’anti meridionalismo degli esordi. Nel pieno di una campagna elettorale giocata sul filo di lana, i lumbard si sono fatti interpreti di una convinzione diffusa e forse prevalente anche in provincia di Cremona: qui non c’è posto per gli immigrati. Non c’è lavoro per nessuno e quello che gli extra comunitari trovano lo sottraggono agli italiani. I 36 euro che i profughi ricevono ogni giorno dallo Stato dovrebbero essere assegnati ai disoccupati con famiglia a carico, che non sanno come pagare affitto e bollette. E’ ciò che molti pensano. Come si fa a dare torto a chi stenta ad arrivare a fine mese e incassa sussidi inferiori o non li riceve affatto? La recessione condiziona psicologicamente l’opinione pubblica e rende ostili verso gli immigrati anche molti di coloro che non sono stati neppure sfiorati dalla crisi. L’effetto combinato delle discriminazioni subite dagli italiani in nome dell’accoglienza, dei pregiudizi razziali e della naturale diffidenza verso i diversi è una miscela esplosiva. Se a questi elementi si aggiungono i ricorrenti episodi di microcriminalità imputabili agli immigrati, si arriva a comprendere l’esasperazione dei cittadini che riversano il loro malumore principalmente sullo Stato, ma non solo.
E’ vero, il governo smista i profughi senza tenere conto dei pareri dei sindaci e della ricettività dei Comuni. Ma il presidio di protesta di fronte alla Caritas, che tra mille difficoltà fronteggia l’e m er g e nza, è fuori luogo. Tanto per cambiare, il Carroccio sbaglia obbiettivo. Il Carrocciodi Cremonadeve prendersela con il Governo, che trascura il tema dell’im - migrazione nella speranza che non capiti un’altra tragedia come quella di Lampedusa. La Lega chiami in causa tutta la classe politica e anche se stessa che pensava di avere risolto la questione introducendo il reato di immigrazione clandestina. Peccato che il record di migranti sia stato registrato nel 2011, dopo l’approvazione della legge Bossi- Fini. E per avere l’1 per cento in più alle elezioni non si possono farmorire le persone in mare o impedire loro di trovare ospitalità alla Casa dell’accoglienza. La salvezza di tutti i disperati che si imbarcano per raggiungere le nostre coste è prioritaria. Da ottobre sonostate sottratte10mila persone a morte certa, ma non possiamo accogliere tutti. L’emergenza quotidiana non deve distogliere l’attenzione dalla minaccia costituita da almeno 600mila migranti pronti a partire dall’Africa, secondo le stime del ministero dell’Interno. Siamocampionidi solidarietàemeriteremmo il Nobel per la pace, ma la situazione è ormai insostenibile. Sapendo che verranno recuperati dalle nostre motovedette che pattugliano il Mediterraneo nell’ambito dell’operazio - ne Mare Nostrum, i barconi lanciano le richieste di soccorso a poche miglia dalle coste libiche. La questione non può più essere affrontata insede nazionaleperché ha una dimensione continentale e perché è cambiato il profilo dei profughi: i richiedenti asilo che non vogliono restare in Italia sopravanzano i migranti economici.
L’Europa permetta di lasciare l’Italia a coloro che se ne vogliono andare e gli altri Paesi della Comunità li accolgano. Se l’Italia è zona di transito, non dobbiamo essere costretti a ospitare tutti i disperati sine die, offrendo appigli alla demagogia e sponde alla deriva xenofoba. Matteo Renzi, che sa come stupire Hollande, Cameron e la Merkel, non esiti a sorprenderli ancora. Li costringa ad affrontare tutti insieme il problema dell’immigrazione, sapendo che le azioni sinora intraprese sono insufficienti. Solo così il Premiereviterà che il nostro sistema di accoglienza scoppi. Si farà dei nemici in Europa, ma gli italiani gliene saranno grati.
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