L'ANALISI
27 Maggio 2014 - 16:01
Roberto Borsella
CREMONA - “Idea di onnipotenza”, “mancanza di libertà”, “attaccamento al potere”. Il giorno dopo lo spoglio elettorale, scoppia la polemica nel Nuovo centrodestra cremonese, che si deve accontentare del 3,9 per cento (contro il 4,4 delle europee a livello nazionale) e un seggio in Comune.
Accende la miccia Roberto Borsella, uno dei volti più noti in città del partito di Alfano e Lupi, consigliere comunale uscente che si è ricandidato. “Questo voto - scrive Borsella su Facebook - ci ha insegnato che divisi si va a casa ovunque. Ci ha insegnato che l'idea di onnipotenza è paragonabile alla illusione che si dava al popolo italiano prima della Seconda guerra mondiale, quando i generali spostavano in fretta e furia le truppe per le parate per dare l'apparenza di un esercito potentissimo. Ci ha insegnato - continua Borsella - che a Cremona siamo stati puniti per la mancanza di libertà. Bisogna trovare una nuova unità con persone rappresentative come Raffaele Fitto, unico depositario di un consenso elettorale che, insieme con uomini coraggiosi come Massimiliano Salini, hanno dimostrato che con la libertà si può vincere”. Quella libertà, conclude Borsella, “che spesso è mancata a noi per attaccamento al potere”.
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