L'ANALISI
06 Ottobre 2014 - 21:15
CREMA - Dai timori di un possibile addio al Polo universitario di via Bramante, al rilancio. Attraverso master innovativi inseriti in macroaree come ad esempio l’agricoltura biologica.
La conferma è arrivata dal rettore dell’Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago, che lunedì 6 ottobre è rimasto in città per tre ore abbondanti, portando notizie che hanno prodotto sorrisi sulle facce degli amministratori comunali e non.
Nel concreto l’ipotesi è di far arrivare a Crema un master di secondo livello per l’agroalimentare biologico. In Italia, al momento, ne sono attivi solo tre a Palermo, Pisa e Torino. Il punto fermo rimane comunque l’informatica, attorno alla quale creare ulteriore sviluppo. Di qui l’altra ipotesi di dar vita a tecnologie in grado di migliorare i processi produttivi sempre in campo agricolo. Nel caso, Crema sarebbe l’unica in Italia a poterlo vantare.
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