SOS ACQUA
01 Aprile 2014 - 11:19
RIVAROLO DEL RE - In linea con le costanti attività di ricerca e sviluppo atte a migliorare la qualità e la sostenibilità delle colture, il Consorzio Casalasco del Pomodoro in collaborazione con il CIO- Consorzio Interregionale Ortofrutticoli, ha avviato un progetto denominato ‘Pomì in quota’ .
La ricerca, in atto ormai da più di due anni, coinvolge diverse delle aziende agricole associate dislocate tra le province di Piacenza, Parma e Cremona e si basa sull’utilizzo di droni, vale a dire dispositivi ad elica telecomandati senza pilota in grado di volare fino ad un’altezza massima di 150 metri.
Su questi droni - già utilizzati con ottimi risultati nelle coltivazioni arboree come frutteti e vigneti - sono installate speciali fotocamere che consentono ai produttori e agli agronomi di monitorare gli appezzamenti attraverso rilevazioni aeree che evidenziano le disomogeneità del suolo in termini di sviluppo vegetativo delle colture, di dotazioni idriche e nutritive.
Dall’interpretazione delle immagini, a diverse lunghezza d’onda, catturate dai droni attraverso elaborazioni matematiche, si ottengono mappe di prescrizione sia idriche sia nutritive dell’appezzamento. In altre parole, attraverso questo innovativo monitoraggio aereo è possibile ottenere precise indicazioni sulle quantità di acqua e di sostanze nutritive da distribuire consentendo un utilizzo ancora più intelligente di tali preziose risorse.
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