L'ANALISI
24 Dicembre 2013 - 20:37
CREMONA - Si preannuncia il tutto esaurito nei ristoranti cremonesi per il pranzo di Natale. E così, in un momento non certo facile dal punto di vista economico, si respira un clima positivo.
Lo conferma il presidente del Gruppo ristoratori della Confcommercio. “Al rito della festa non si rinuncia – dichiara Claudio Nevi, chef della Sosta, in via Sicardo – abbiamo i nostri clienti abituali ma anche un buon numero di turisti, anche stranieri”. Dello stesso parere anche Gian Paolo Fenocchio, titolare della Locanda Torriani: “La crisi in questi ultimi giorni del 2013 sembra non sentirsi. La situazione non è comunque paragonabile a qualche anno fa. Si sono affermati nuovi modelli di consumo ma, nel complesso, non ci si può lamentare”. Gli fa eco Fabio Triacchini, titolare de Il Melograno. “Ci siamo trasferiti in via Beltrami solo da qualche mese - conferma - ma i risultati sono assolutamente positivi”.
Per quanto riguarda gli arrivi di questi giorni segnala francesi e tedeschi ed anche molti turisti provenienti da tutto il centro e nord Italia. Per le ricette da portare in tavola i ristoratori cremonesi sono concordi: occorre puntare sulla tradizione senza rinunciare a qualche rilettura consapevole delle ricette. Così nei menò sono irrinunciabili gli antipasti di salumi, i marubini, i tortelli di zucca, i formaggi, le carni accompagnate alle mostarde, il cotechino con le lenticchie e ovviamente il torrone. Dati che sono confermati anche da uno studio nazionale della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) della Confcommercio.
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