L'ANALISI
10 Novembre 2013 - 08:58
Il pubblico in teatro (foto Osti)
POMPONESCO — Teatro 1900 gremito per il convegno ‘La nuova Pac. Quale futuro per i prodotti agricoli del nostro territorio?’ cui ha partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Fava. Un appuntamento molto sentito in un territorio a forte vocazione agricola come hanno dimostrato le tantissime domande fatte a Fava, che a Pomponesco è stato anche sindaco prima di diventare parlamentare, su moltissime questioni legate alle produzioni agricole e zootecniche.
«Anche a Pomponesco è accaduto quello che mi sta capitando sempre più spesso: tanta partecipazione agli incontri in cui sono chiamato come relatore. E’ una cosa che mi fa molto piacere, anche perché significa che c’è voglia da parte delle persone di essere informate —commenta soddisfatto l’assessore lombardo nominato in quota Lega Nord —. Tanto pubblico che ci ha fatto spaziare su argomenti a 360 gradi. Ovvio che a tenere banco siano state la nuova Pac e il Piano di sviluppo rurale». L’assessore ha tracciato due bilanci differenti: «Per quanto riguarda la Pac sarà un bagno di sangue: sono ’previste riduzioni sulla contribuzione per ettaro tra il 35 e il 50%. Chi era abituato alla rendita fissa della Pac deve abbandonare questa idea —ha detto Fava —. mentre per il Piano di sviluppo rurale le cose sono diverse. C’è sostanzialmente quasi la stessa disponibilità di risorse. Significa che l’Europa vuole finanziare gli investimenti, tant’è che il Piano di sviluppo rurale co-finanzia le spese per ampliare i siti produttivi o per l’acquisto di mezzi, e cala i contributi fissi legati alla disponibilità di terreno».
Una situazione comunque che non sarà facile gestire anche perché le aziende agricole faticano a programmare nuovi investimenti.
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