L'ANALISI
06 Agosto 2013 - 11:22
Turisti in piazza del Comune davanti alla Cattedrale di Cremona
CREMONA - L’estate 2013 in Lombardia può contare su 3.531 strutture ricettive attive sul territorio, una su dodici in Italia, in crescita del 2,5% in un anno. Ma Cremona è in controtendenza rispetto al dato regionale. Alberghi, Bed&Breakfast e altre strutture sono pasate dalle 44 del 2011 alle 42 del 2012, un calo del 4,5%. Un segno meno secondo solo a quello di Varese (-5,1%). Segnali negativi che in qualche modo confermano un fatto: Cremona è una città di passaggio. Le bellezze vengono visitate e apprezzare, ma poche persone scelgono di soggiornare sul nostro territorio.
In Regione aumenta soprattutto l’offerta di strutture alberghiere e per soggiorni brevi o economicamente meno impegnativi come Bed & Breakfast e residence, +11,6%. La provincia che offre il maggior numero di strutture alberghiere e turistiche è Milano che ne conta 975, il 27,6% del totale lombardo. Seguono Brescia con 765 imprese (21,7% lombardo) e Sondrio con 526 (14,9% lombardo).Le crescite percentuali maggiori in un anno si registrano, invece, a Monza e Brianza (+8,1%), Milano (+5,1%) e Lodi (+4,8%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese relativi al settore turistico alberghiero al secondo trimestre 2013 e 2012.
In Italia tra le province, prima per numero di imprese è Bolzano con il 9,3% del totale nazionale (pari 4.085 attività), seguita da Roma (6,5% delle strutture attive in Italia), Rimini (4,9%), Napoli (4,4%), Trento (4,3%) e Venezia (3,1%). Milano è nona, dopo Firenze e Salerno, con 975 imprese.
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