L'ANALISI
22 Maggio 2017 - 08:55
La sede di Centro Padane a San Felice
CREMONA - Grandi manovre alla vigilia dell’assemblea dei soci di Centro Padane, in programma mercoledì 24 maggio, chiamata a rinnovare il consiglio d’amministrazione del gruppo che ha in concessione un tratto dell’A21. Il nodo non è ancora sciolto. Meglio, non del tutto: Brescia candida alla presidenza della società autostradale Fabrizio Scuri, un manager conosciuto anche sotto il Torrazzo essendo stato, dal 2007 al 2102, amministratore delegato di Lgh. Ma Cremona si oppone con questa motivazione: Scuri è l’ad di Ecoplant, società che si occupa della gestione completa dei rifiuti, il cui impianto di via Riglio è stato inaugurato di recente. Ecoplant, l’anno scorso, ha presentato richiesta di ampliamento dell’attività ma la Provincia e il Comune non hanno concesso le necessarie autorizzazioni. A quel punto Ecoplant ha risposto dando battaglia con un ricorso al Tar e i due enti locali hanno deciso di resistere in giudizio. Il ragionamento alla base della nuova contrarietà suona così: com’è possibile accettare un nome che ha in corso un contenzioso legale con noi? La vicenda sta tenendo banco sull’asse Cremona-Brescia e agitando non poco il centrosinistra. Specialmente il Pd, il partito di alcuni dei ‘contendenti’. Le diplomazie ai massimi livelli sono al lavoro per tentare di disinnescare la mina politica. E’ sceso in campo anche il senatore dem Luciano Pizzetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Si inquadra in questo contesto l’incontro a cinque, venerdì scorso, in un ristorante della città. Intorno al tavolo lo stesso Pizzetti, il sindaco Gianluca Galimberti, il presidente della Provincia di Cremona Davide Viola, il presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli (anche lui, come Pizzetti e Viola, del Pd) e l’‘oggetto del contendere’: Scuri.
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