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Cima, rabbia dei sindacati: 'La ditta rigetta gli accordi'

A rischio ci sono 31 posti di lavoro

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

25 Giugno 2016 - 09:08

Cima, rabbia dei sindacati: 'La ditta rigetta gli accordi'

BOZZOLO - «Se anche un accordo sottoscritto in Regione può essere ribaltato così, allora possiamo firmare qualsiasi cosa e poi non rispettarla». È il pensiero di Monica Tonghini della Fim Cisl, al termine dell’incontro all’Associazione Industriali (assieme ad Alfredo Papa della Fiom) che di fatto ha confermato il ribaltamento degli accordi sottoscritti in Regione con i titolari della Cima Riparazioni. L’accordo disdetto era che a fronte di un organico di 80 dipendenti, si sarebbe puntato a una cassa integrazione straordinaria per 55 dipendenti, per un anno, riducendo la mobilità a 8 e solo su base volontaria. La nuova intenzione dell’azienda è una cassa straordinaria di 6 mesi e l’avvio delle pratiche di mobilità per i licenziamenti dal 2 gennaio 2017. Le persone che andrebbero in mobilità perdendo il lavoro sarebbero 31 (27 operai e 4 impiegati). 

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