L'ANALISI
18 Gennaio 2016 - 20:36
CREMONA - In che baratro possa condurre un debito pubblico fuori controllo lo ha spiegato, lunedì 18 gennaio, l’economista Carlo Cottarelli, ex direttore del Dipartimento di finanza pubblica del Fondo Monetario Internazionale, ex commissario del governo italiano per la spending review ed attuale componente del Board Fmi di Washington, del quale è direttore esecutivo in rappresentanza di Italia, Grecia, Portogallo, Albania, Malta e San Marino. Cottarelli è stato il docente d’eccezione della lezione sul debito pubblico, promossa in una sala Maffei gremita di studenti dal Liceo Anguissola guidato da Fulvio Arpini (insieme a lui anche la docente Silvia Mussi e l’assessore comunale al bilancio Maurizio Manzi).
«Le attuali condizioni favorevoli sul mercato dei capitali sembrano aver fatto scivolare in secondo piano questo problema; e sarebbe un errore — ha ammonito Cottarelli — perchè un dato ancora molto alto ci espone a potenziali rischi elevati. E’ chiaro che in determinate circostanze può risultare necessario accrescere la spesa pubblica per stimolare l’economia, ma oltre certi limiti non si può andare».
E’ il caso dell’Italia, che lo scorso anno ha fatto registrare uno dei rapporti tra debito pubblico e prodotto interno lordo più alti della sua storia: 133 per cento, un dato che ci pone al terzo posti nella graduatoria di demerito dei Paesi avanzati, alle spalle di Giappone e Grecia.
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