L'ANALISI
13 Aprile 2015 - 08:56
La Sperlari a Cremona
CREMONA - Lunedì 13 aprile, a Milano, all’Ufficio regionale del lavoro, i vertici di Cloetta Italia e i rappresentanti sindacali ratificheranno in sede istituzionale l’intesa raggiunta lunedì scorso a Cremona. Si chiude così definitivamente — in modo davvero positivo, date le premesse e la situazione congiunturale — il serrato confronto avviato formalmente a fine gennaio sul piano di riorganizzazione della Sperlari. Lo scenario iniziale era quello del licenziamento collettivo di 34 dipendenti dello stabilimento cremonese di via Milano (su 275 in pianta organica).
Sperlari ha accettato di ridurre in misura molto consistente gli esuberi, e di sostenere con incentivi più alti di quanto ipotizzato in prima battuta gli esodi volontari. Così, tra ricollocazioni all’interno dello stabilimento o nell’orbita Sperlari, pensionamenti diretti e ‘soluzioni-ponte’ per arrivare alla pensione attraverso la mobilità incentivata, gli esodi veri e propri — ma pur sempre volontari e incentivati — riguarderanno solo due addetti alla portineria; mentre quattro degli otto ‘store specialist’ potranno scegliere tra l’esodo volontario incentivato ed una ricollocazione esterna, accompagnata però da un incentivo più basso.
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