L'ANALISI
23 Gennaio 2015 - 10:30
Il progetto del nuovo impianto Iris Bio a Casteldidone
CASTELDIDONE — Iris Bio, la cooperativa agricola di Calvatone che sta realizzando il suo innovativo pastificio a Casteldidone per sostituire quello di Piadena (ex Nosari), ha chiuso il 2014 con una crescita di fatturato del 21 % rispetto al 2013, quando la chiusura era stata a 14,45 milioni di euro. L’anno scorso il fatturato è stato di quasi 17 milioni e mezzo di euro. Numeri sempre più importanti, realizzati per il 50 per cento e più all’estero (Gran Bretagna, Svezia, Germania, Giappone, Malesia, ad esempio), che si affiancano a un ulteriore, grande, motivo di soddisfazione per Maurizio Gritta, presidente della società (che ha 56 dipendenti): «Dopo la serata che alla fine dello scorso anno abbiamo tenuto a Casteldidone, per la presentazione delle nostre attività e dei progetti collegati al pastificio, abbiamo registrato un grande interesse da parte degli agricoltori locali». Il punto di maggiore interesse, per i produttori locali, riguarda le modalità di ingresso nel settore della produzione di cereali biologici, in particolare grano duro, da destinare al pastificio. «E’ una opportunità che credo vada valutata in modo attento da parte degli imprenditori agricoli».
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