L'ANALISI
24 Ottobre 2014 - 13:06
Con la possibilità di stipulare sempre più facilmente e in maniera vantaggiosa finanziamenti online, valutando i prestiti di IBL Banca o di Fiditalia presenti in rete, non solo i privati, ma anche gli imprenditori possono disporre delle liquidità utili ai primi investimenti di un’azienda. In caso di startup, infatti, per non fallire ancor prima di iniziare, è d’obbligo possedere il credito necessario all’avviamento dell’attività.
Altrettanto importante, per la sostenibilità dell’impresa appena avviate, è avere un progetto chiaro e al passo con i tempi, dotato di un impianto comunicativo adeguato e di un’organizzazione complessiva funzionale. Stando a un recente report della Camera di Commercio di Milano sull’imprenditorialità e lo sviluppo locale, tutte queste caratteristiche sembrano appartenere in sempre più casi ai giovani imprenditori.
L’imprenditoria giovanile registra, infatti, in Lombardia, una notevole crescita, raggiungendo nel primo semestre del 2014 il 19,7% del totale delle imprese, con la nascita di oltre diecimila neoaziende guidate da giovani. Circa 55 al giorno sono le nuove attività imprenditoriali giovanili stimate dal report della Camera di Commercio e riguardanti imprenditori nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni.
A sostegno di questa politica favorevole all’imprenditoria under 35, la Regione ha, d’altronde, istituito una serie di bandi e fondi, specificatamente dedicati ai giovani e alle loro idee di startup. Insieme ai fondi anticrisi dal plafond di un miliardo di euro, riservati ai minori di 36 anni, il Prestito giovane impresa, per esempio, che consiste nell’erogazione di prestiti vantaggiosi fino a 15.000 euro, è una di queste agevolazioni.
Per quanto riguarda le province più reattive in questo scenario, Milano è ovviamente in testa alla classifica con un numero di imprese giovanili altissimo, pari a 3.633 aziende. Seguono, per l’imprenditoria giovanile Brescia, con 1.234 e Bergamo con 1.087, mentre Monza si aggiudica il quarto posto con 827 attività. Una menzione a parte per Sondrio e Cremona, che si aggiudicano il primato dell’incidenza delle imprese under 35 sul totale delle attività neonate. Se nel primo caso le giovani imprese costituiscono il 36,5% del totale, quelle cremonesi, di poco inferiori, si situano al secondo posto con un importante 33,6%.
Dando fiducia agli under 35, la Lombardia si dimostra, quindi, un fertile terreno per l’imprenditoria giovanile, nella consapevolezza che il futuro si basi sull’innovazione, anche tecnologica, sull’originalità e sul fermento di idee al passo con i tempi che solo le nuove generazioni possono avere.
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