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Ex Bosch, area inquinata: «E’ tutto sotto controllo»

Il Comune rassicura: lo sapevamo, e la bonifica è già in atto da tempo

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

18 Ottobre 2014 - 11:42

Ex Bosch, area inquinata: «E’ tutto sotto controllo»

L’ingresso dell’ex stabilimento Bosch di via Cavalli

CREMA - L’inquinamento c’è, ma non è nulla di cui preoccuparsi: parola dell’assessore all’Ambiente Matteo Piloni. E’ una puntualizzazione immediata — e anche un po’ seccata — quella con cui l’amministrazione comunale, ieri, ha informato la cittadinanza sull’allarme inquinamento nell’area dell’ex stabilimento Bosch di via Cavalli, in pieno centro città. Notizia pubblicata ieri mattina su queste colonne sulla base dei dati forniti dall’Arpa di Cremona, che sta compiendo test e analisi nella zona per monitorare l’avanzamento delle operazioni di bonifica. Traguardo ancora lontano, visto che le ultime rilevazioni hanno testimoniato la presenza di idrocarburi pesanti nei terreni e di solventi clorurati nelle acque sotterranee, avanzando tra l’altro più di un dubbio sull’origine delle sostanze inquinanti (l’ipotesi è che provengano da fuori e che si infiltrino nel sito in questione). Notizie di cui l’amministrazione comunale, così come naturalmente la proprietà dell’area, era a conoscenza da tempo: «Lo stato di bonifica dell’ex Bosch è in atto da tempo — spiega l’assessore Piloni — ed è ben nota agli uffici comunali e alle diverse amministrazioni della città che si sono succedute negli anni. Il suo iter di svolgimento è sotto il costante monitoraggio di Comune, Arpa e Provincia. La stessa proprietà dell’area è soggetto preposto al raggiungimento delle condizioni ottimali di bonifica, previste dalla normativa e sotto il monitoraggio dei citati enti, ma i tempi tecnici di completamento non saranno brevi». Tutto sotto controllo, dunque: «I nostri uffici — assicura Piloni — proprio recentemente hanno di nuovo incontrato i rappresentanti della proprietà e, in partnership con Arpa, hanno effettuato una nuova valutazione dello stato dell’arte circa i lavori di bonifica. Improprio quindi alludere ad una imprevista e incontrollata ‘bomba’, poiché le diverse procedure attivate sono state concordate al fine di garantire soprattutto una ottimale sicurezza ambientale».
Nessuna precisazione ulteriore, invece, in merito alle sostanze inquinanti rilevate in concentrazioni eccessive sia nei terreni che nelle acque sotterranee. Forse perché, sottolinea Piloni, «si rischia di ottenebrare la realtà delle cose e procurare allarmi importanti. Tuttavia questa occasione a suo modo ci è utile per poter portare alla luce l’ottimo operato degli uffici preposti, che personalmente ringrazio, e per rassicurare i nostri cittadini che non ci troviamo di fronte a situazioni non note o lasciate a loro stesse».

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