L'ANALISI
CREMONA-PARIGI
06 Agosto 2014 - 20:20
Il passo del Gran San Bernardo
AOSTA - Il giorno è arrivato, il tempo è scaduto... È ora di salire! La strada si impenna già dalla periferia di Aosta, senza mai lasciarci tregua. Il cielo è terso e la temperatura elevata, il gruppo procede unito i primi chilometri per poi dividersi in base al passo di ognuno.
Continuiamo la salita, intervallata da brevi soste per rifocillarci e scattare qualche foto al panorama sempre più incantevole. Costeggiando boschi di betulle, poi di conifere ed infine prati nudi e rocce sferzate dal vento, giungiamo ai piedi del passo all'ora di pranzo. Fortunatamente troviamo un punto di ristoro e ne approfittiamo per gustare alcune specialità locali, dopodichè intraprendiamo l'ultima rampa e, sotto una pioggia improvvisa, raggiungiamo il Rifugio del Pellegrino.
Il computo totale segna 2000 metri di dislivello, distribuiti in 35 km di salita ininterrotta, ardua soprattutto nei frangenti in cui le bici e i borsoni carichi agivano da zavorre. Sul passo la temperatura è di 10 gradi e ceniamo di fronte alla stufa accessa, ma il morale è alto: siamo pronti a lasciare l'Italia e addentrarci in territorio svizzero.
Come sempre ringraziamo gli sponsor che hanno contribuito a rendere possibile questa esperienza: Caffè Stregatto, Cooperativa Dharma, Farmacia Pezzini, Ricamificio Tiffany, Apiflor, Rivoltini Dolciaria di Vescovato e la Pro loco di Pescarolo.
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