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CANNETO SULL'OGLIO

Dopo quattro anni riaperto il Museo delle bambole

Il curatore del nuovo allestimento è Matteo Rebecchi della cooperativa Charta di Mantova

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pierluigi.cremona@virgilio.it

14 Dicembre 2013 - 16:32

Dopo quattro anni riaperto il Museo delle bambole

Un momento dell'inaugurazione

CANNETO SULL’OGLIO – Oltre un centinaio di persone hanno affollato la nuova sede del museo Civico di Canneto, inaugurata sabato dopo un’attesa di quattro anni. 

Il sindaco Pierino Cervi ha ringraziato in particolare i volontari per la loro preziosa opera. A gestire i vari interventi, l’assessore alla Cultura del comune Barbara Alberini, che ha presentato gli ospiti e alcuni degli intervenuti (fra il pubblico tante le autorità, tra cui i sindaci di Drizzona Ivana Cavazzini e di Volongo Piera Lupi, i rappresentanti delle associazioni e la classe terza A del locale Istituto Comprensivo). Anche Alberini ha tenuto a ringraziare chi ha lavorato anche negli anni di chiusura del museo per poter consentire la riapertura definitiva. «Un museo che rafforza l’identità del nostro paese ed il senso di appartenenza». L’assessore ha elogiato il progetto, motivo di vanto per i cannetesi, e reso merito all’assessore Pavesi che l’ha preceduta. Ha anche sottolineato l’importanza data alla cultura in un momento storico difficile, nel quale la cultura paga, oltre alla crisi economica, anche una crisi di valori. Infine ha ringraziato gli enti che hanno co-finanziato l’intervento: oltre 600mila euro sono infatti giunti grazie a Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Gal Oglio Po.

Ad illustrare l’opera è stato Luciano Pastorio, assessore comunale al Bilancio, che è partito dalle molte criticità affrontate parlando poi del rifacimento dell’androne di ingresso, con la nuova scalinata e la riqualificazione degli spazi esterni in piazza Gramsci, dove è stato realizzato un secondo giardino. Matteo Rebecchi della Cooperativa Charta di Mantova, curatore del nuovo allestimento, ha ricordato i vari confronti con gli amministratori e le due associazioni che gestiscono le due sezioni del museo, quella del Giocattolo 'Giulio Superti Furga' e quella dell’Ecomuseo Valli Oglio Chiese, e la voglia di avvicinare i più giovani, grazie all’installazione di monitor touch screen e videoproiettori.

E’ stata poi la volta di Bruno Vezzosi dell’associazione Ecologica Museo Oglio Chiese, che ha letto una comunicazione del presidente Fausto Scalvini, influenzato. In essa si ricordano le 15 sezioni del museo e la presenza del Centro Visite del Parco Regionale Oglio Sud e poi: “Le migliaia di reperti sono una presenza silenziosa che parla. La memoria è una risorsa culturale indispensabile”.

Il presidente del Gruppo del Giocattolo Storico Antonio Pavesi ha parlato dei 3800 pezzi da cui è composta la collezione, dei quali circa la metà sono esposti, ed ha condiviso la soddisfazione per essere riusciti ad allestire la mostra su Pinocchio (rimarrà aperta fino al 2 febbraio), in collaborazione con la Fondazione Collodi, Ha infine auspicato che la riapertura del museo possa favorire un incremento del numero dei volontari.

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