L'ANALISI
TRA MUSICA E CINEMA
23 Novembre 2025 - 11:55
Ornella Vanoni e Ugo Tognazzi nel film ‘I viaggiatori della sera’
MILANO - I suoi 43 dischi, la popolarità come cantante che ha attraversato senza scalfirsi oltre 60 anni di carriera mette in ombra quella che era stata la prima vocazione di Ornella Vanoni, il teatro e poi il cinema. Nel 1961 si concede, quasi per scherzo, al cinema, interpretando la vestale Tarpeia nel Romolo e Remo di Sergio Corbucci.
Sarà però Carlo Lizzani, con un episodio di Amori pericolosi, a darle la prima possibilità di mostrarsi attrice vera davanti alla cinepresa. Nel ruolo di una prostituta mette in campo le doti che l’avevano resa regina con le canzoni della mala e attira l’attenzione del cinema per il suo talento. Per il suo capolavoro sul grande schermo deve aspettare la fine degli anni ’70 ed è Ugo Tognazzi da regista a offrirle un ruolo indimenticabile.
Ne I viaggiatori della sera, Vanoni è Nichi, innamorata del marito Orso, ma come lui è costretta da una legge dello stato ad essere silenziosamente “deportata” in un resort per anziani che prelude alla loro progressiva soppressione. Il film è quasi un prototipo del genere distopico, sfida il talento della sua protagonista anche in scene di nudo integrale e di intensa emotività (l’ultimo saluto tra i due coniugi) e resta uno dei film italiani migliori e sottovalutati di quella stagione.
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