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MONTICELLI D'ONGINA

Il convegno 'Emozioni e Parole' tra poesia, arte e riflessione

Domani al Castello Pallavicino Casali una giornata dedicata al potere espressivo del linguaggio. Mostre, letture e interventi su scrittura, fede, autobiografia e società in un dialogo tra emozione e parola

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

13 Settembre 2025 - 15:18

Il convegno 'Emozioni e Parole' tra poesia, arte e riflessione

MONTICELLI D’ONGINA - Gli incontri culturali rappresentano da sempre un’occasione di confronto su temi complessi e talvolta trascurati. In questo senso, il convegno “Emozioni e Parole”, in programma domani, con inizio alle 10, al Castello Pallavicino Casali di Monticelli d’Ongina, contribuisce a mantenere vivo un dialogo attento e approfondito sull’importanza del linguaggio, della scrittura, della poesia e della dimensione emotiva che permea ogni atto comunicativo.

Si tratta di spazi di riflessione che permettono non solo di ascoltare voci letterarie emergenti accanto a voci affermate, ma anche di osservare come sentimenti e parole si intrecciano per costruire significati profondi.

L’evento, promosso dal Gruppo Mostre Odv, presieduto da Albino Casarola, in collaborazione con We edizioni, sarà curato da Simone Fappanni e Nicola Bergamaschi, propone un percorso ricco e articolato.

L’inizio della mattinata vedrà la presentazione della mostra bipersonale “Essenze”, che propone le opere degli artisti Stefano Santi e Massimo Moavero, un momento che unisce parola e immagine in una tensione creativa volta a sondare la natura profonda delle sensazioni.

Le opere esposte sono pensate per offrire una dimensione capace di dialogare con i testi che verranno presentati nel corso del convegno, creando così un terreno visivo comune in cui l’arte visiva e la parola poetica si alimentano reciprocamente.

Tra i momenti centrali del convegno vi sarà la presentazione di libri e testi poetici da parte delle poetesse Manuela Copercini e Michela Intropido, a cui si alterneranno le voci degli autori pubblicati da We edizioni: Manuela Copercini e Michela Intropido, a cui si alterneranno le voci degli autori pubblicati da We edizioni: Claudio Ardigò, Simona Adivincula, Tiziana Botti, Enrica Trovati, Antonella Colonna Vilasi e Federica Bianchi. I loro lavori, che toccano temi diversi ma accomunati dalla forza espressiva del linguaggio, rappresentano l’attualità di una produzione letteraria che sa cogliere le sfumature emotive senza ricorrere a facili sentimentalismi.

Le relazioni previste offrono ulteriori spunti di riflessione che si muovono su piani diversi. Marina Maghetti proporrà una prolusione dal titolo “Scrivere per non morire: l’autobiografia come salvezza”, un argomento che invita a considerare la scrittura autobiografica come uno strumento fondamentale non solo per la memoria, ma anche per la sopravvivenza psicologica ed emotiva dell’individuo. Nel suo intervento si potrà approfondire le dinamiche di autoterapia e costruzione identitaria che emergono dalla narrazione di sé, mettendo in luce quanto il gesto dello scrivere possa farsi processo di elaborazione e di resistenza.

Allo stesso modo, la riflessione di Giulio Solzi Gaboardi sulla “Poesia e fede” si configura come un approccio che sfida stereotipi e luoghi comuni. La poesia non viene presentata solo come forma estetica, ma come possibile linguaggio del sacro, capace di interrogare il senso ultimo dell’esistenza attraverso parole che cercano di dare voce a sentimenti complessi come la fede, il dubbio e la speranza. Questa relazione potrà offrire una prospettiva originale su come la parola poetica si intreccia con dimensioni spirituali spesso taciute o banalizzate.

Infine, Erminio Morenghi si soffermerà su “Il romanzo come specchio della società”, un tema che richiama il ruolo di narrazione nella comprensione e nell’analisi dei cambiamenti sociali. Il romanzo, in questo senso, viene riconosciuto come uno strumento potente per cogliere contraddizioni, trasformazioni e tensioni presenti nei contesti contemporanei, contribuendo a una lettura critica e consapevole del reale. Si potrà dunque riflettere sul rapporto tra letteratura e realtà, e sulla capacità del romanzo di diventare un veicolo di interpretazione culturale.

“Emozioni e Parole” è dunque un invito a meditare sul ruolo del linguaggio come strumento di conoscenza ma anche di “contaminazione emotiva”.

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