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Premio Bioetica Festival 2025 a Mauro Ceruti

La motivazione: «Per il contributo del cremonese al pensiero complesso»

La Provincia Redazione

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27 Agosto 2025 - 10:54

Premio Bioetica Festival 2025 a Mauro Ceruti

CREMONA - Il Premio Bioetica Festival 2025 è stato conferito al filosofo cremonese Mauro Ceruti, professore emerito di logica e filosofia della scienza e direttore del Centro di ricerca sui sistemi complessi della IULM per il suo contributo alla creazione di una bioetica della complessità. La premiazione durante il Festival di Bioetica che si terrà venerdì e sabato prossimi a Rapallo (Villa Queirolo e Palco sul Mare - Parco Casale e da remoto su Google Meet).

Nell’occasione saranno trattati temi come fraternità, uomo, ambiente e animali attraverso seminari, tavole rotonde, dibattiti e performance artistiche. Del comitato scientifico fanno parte Luisella Battaglia (presidente), Enzo Baldini, Natasha Cola, Paolo Donadoni, Franco Manti, Luisa Marnati.

«Il contributo di Mauro Ceruti al pensiero filosofico in generale e alla bioetica in particolare è di fondamentale importanza per la ricchezza pluri e transdisciplinare del suo approccio - si legge nelle note che accompagnano la motivazione —. Il pensiero della complessità, di cui Ceruti è tra i massimi esponenti, costituisce lo sfondo epistemologico indispensabile sia per il raccordo tra le diverse dimensioni della bioetica — medica, ambientale, animale — sia per l’elaborazione di una bioetica globale fondata sulla consapevolezza della rete di relazioni che ci legano non solo agli altri esseri umani ma all’intero mondo vivente. Il riconoscerci come comunità di destino terrestre ci richiama all’assunzione di una responsabilità morale planetaria. Di qui la rilevanza della lezione di Mauro Ceruti che invita alla resistenza contro ogni forma di dogmatismo e di barbarie per costruire insieme oasi di fraternità e di pensiero creativo».

Nei due giorni del Festival promosso dall’Istituto italiano di Bioetica, un’ampia platea di bioeticisti, componenti del CNB, docenti universitari di diverse discipline e ricercatori dell’IIT saranno relatori di incontri, dialoghi e approfondimenti che esplorano la fraternità da molteplici prospettive: etica, sociale, politica, antropologica, filosofica e religiosa. Come da tradizione, il Festival abbraccia una visione ampia che va dall’umano all’ambientale fino all’animale, offrendo uno spazio di confronto aperto e inclusivo.

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