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Addio a Franzosi, contrabbasso di Mina

Aveva 92 anni, ha suonato per la Tigre di Cremona nel gruppi I Solitari. Viveva a Londra

Luca Luigi Ugaglia

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11 Agosto 2025 - 08:47

Addio a Franzosi, contrabbasso di Mina

Mina agli inizi della sua carriera con il gruppo I Solitari, che vedeva Franzosi suonare il contrabbasso

ACQUANEGRA - Domani Rick Valente (al secolo Annibale Franzosi) ritorna nella sua Fengo per l’ultima volta. Il musicista nato e cresciuto nella piccola frazione di Acquanegra e amico di Mina, si è spento all’età di 92 anni a Londra, dove abitava dal 1963 con la moglie Pamela. E dove al culmine di una carriera prestigiosa con il suo pianoforte ha intrattenuto per lungo tempo la famiglia reale inglese e gli ospiti vip nel più importante albergo della capitale britannica: il Savoy.

Tutto comincia nel 1948, quando Annibale, che abita nella casa di via Acquanegra con i genitori e le sorelle Giuseppina e Cesarina, ha solo 15 anni. Viene contagiato dalla passione per la musica dal padre Angelo, piastrellista e liutaio autodidatta, che avendo la musica nelle vene si costruisce un violino e trasmette il suo amore per le note al figlio, che comincia a suonare l’harmonium nella chiesa di sant’Alessandro.

È talmente bravo ad accompagnare le messe che il parroco don Pietro Cavaglieri gli suggerisce di andare a lezione dal docente Federico Caudana, indimenticato maestro di cappella del duomo di Cremona. Consiglio accettato. «La sua è sempre stata una famiglia legata alla chiesa – ricorda l’insegnante Luciano Visigalli – Annibale, che da ragazzino non aveva una salute di ferro, frequentava per tirarsi un po’ su, il seminario estivo della diocesi di Cremona a Candalino di Valbrona in provincia di Como, anche con l’intento ‘segreto’ di prepararsi musicalmente per i servizi religiosi». «Annibale aveva un grande talento, era un artista poliedrico – continua Visigalli – suonava di tutto, ma non solo, era diventato col tempo un grande animatore dell’oratorio e su richiesta di don Pietro aveva fondato un coro parrocchiale che cantava le messe scritte da Caudana e aveva fondato anche un gruppo di teatro che si esibiva nei musical, del quale scriveva i testi e la musica».

A vent’anni Franzosi si diploma in liuteria sotto al Torrazzo e impara a suonare bene il violoncello. Entra a far parte del gruppo dei ‘Solitari’, del quale faceva parte la ‘Tigre di Cremona’. «Sì – continua il maestro – ricordo che intorno al 1957-1958 Mina veniva a casa di Franzosi arrivando in treno da Acquanegra e spesso si vedevano anche Franco Cerri e Gorni Kramer». Franzosi però decide di staccarsi dal gruppo e di fondare un quartetto con il nome d’arte di Rick Valente, incidendo alcuni dischi per la Mercury Music, la stessa casa discografica della quale si servivano Dallara e Celentano. Sono gli anni del bebop e Rick Valente ottiene un buon successo con il brano Welcome to Rome, una specie di inno per le Olimpiadi del 1960 ospitate dalla città eterna. Tre anni dopo la scelta di emigrare all’estero: Franzosi dopo una breve esperienza in Francia, si stabilisce a Londra e per due anni canta e suona a bordo della Queen Elizabeth, la più grande nave da crociera inglese. Fa il giro del mondo attraccando in 32 porti e conoscendo in Venezuela e Brasile musicisti del calibro di Santana, Carlos Jobim, Chick Corea. Poi, tornato in patria (quella inglese, ndr) nel 1984 ottiene l’ingaggio al Savoy, dove dalle 20,30 alle 23,30 intrattiene con la sua maestria alla tastiera gli ospiti, tra cui i reali, ministri, politici, cantanti e attori.

«Veniva spesso la Royal family con la Regina Madre - aveva raccontato in una intervista al nostro giornale - e una volta mi hanno mandato i complimenti da Buckingham Palace. Ho visto anche la principessa Diana, molto bella e gentile». Franzosi al Savoy si è esibito anche per l’ultimo re d’Italia, Umberto II e per magnati e petrolieri del calibro dell’Aga Khan e Kashoggi. Lunga anche la lista dei vip che ha incontrato: da Frank Sinatra («quando veniva mi chiamava ‘boy’», ndr) a Elton John, da Rod Stewart al compositore di musical Andrew Lloyd Webber. E Rick Valente ha conosciuto anche star del calibro di Barbara Streisand, Liz Taylor e i tre tenori Pavarotti, Domingo e Carreras. Grande successo lo ha ottenuto anche al Four Season’s, locale altrettanto prestigioso della metropoli, dove suonava all’ora di pranzo e dove ancora oggi rimpiangono il suo talento. «Una volta – racconta il suo conterraneo Angelo Silvestri, classe 1971, dal 2003 professore di italiano e letteratura italiana all’Università di lingue medievali e moderne di Cardiff – sono andato a trovarlo e con la moglie abbiamo pranzato insieme al Four Season’s: mi hanno trattato con i guanti».

La camera ardente sarà allestita presso la casa di riposo Guida. Mercoledì mattina alle 10 i funerali nella sua chiesa.

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