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SUONI TRA IRLANDA E BRETAGNA

«Nel libretto del cd i miei scatti di Branduardi»

Nell’ultimo album del cantautore lombardo tre foto di Cesare Simonini, suo fan da anni

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

02 Luglio 2025 - 05:20

«Nel libretto del cd i miei scatti di Branduardi»

Una delle foto di Simonini: Branduardi con a fianco Maurizio Fabrizio. Nel riquadro, Un recente incontro tra Simonini e Branduardi

CREMONA - Ricevere una telefonata da un’agenzia specializzata che ti chiede se può utilizzare le tue foto per l’ultimo album del tuo artista preferito non è da tutti e per un fan rappresenta il riconoscimento di una passione coltivata per anni. È quello che è successo a Cesare Simonini con Angelo Branduardi. Simonini, direttore artistico del Celtic Music Festival di Ostiano è il protagonista di questo ‘incontro’ con il suo artista preferito.

Una delle due foto di Simonini che sono contenute nel libretto dell’ultimo album ‘Santi e malandrini’


«Inizio ad appassionarmi alla musica di Branduardi nel 1976 — racconta —, anno di pubblicazione di dell’album ‘Alla fiera dell'est’, seguiti poi da ‘La pulce d'acqua’ (1977), ‘Cogli la prima mela’ (1979) e tanti altri bellissimi album. Nell'estate del 1981 in primo contatto, grazie al progetto musicale ‘Carovana del Mediterraneo’ ideato da Branduardi e realizzato da David Zard. In piazza del Comune a Cremona si svolge il memorabile concerto di Branduardi, al quale ho assistito con un’emozione indimenticabile».

La copertina dell’album ‘Santi e malandrini’


Poi il colpo di scena. «Qualche anno dopo, nel 1987, durante una vacanza in Umbria, stavo pranzando con la famiglia in una trattoria di Gubbio e con grande sorpresa e stupore, entra Branduardi in compagnia della moglie, che si siedono al tavolo vicino al mio. Mi sono detto che il destino mi stava mandando un segnale. L'artista che preferivo si era materializzato vicino a me. In preda a una grande emozione sono riuscito a porgergli un timido saluto. Negli anni successivi l'ho seguito in numerosi concerti, come al teatro Olympia di Parigi, portando sempre con me la macchina fotografica e riuscendo a scattare parecchie foto. L’entusiasmo mi porta anche a Cuggiono, suo paese natale. A indicarmi l'indirizzo della casa natale fu la madre che abitava poco distante, mentre Angelo non abitava più a Cuggiono. Nel 1990, prima di un concerto a Torino, mi faccio coraggio e riesco ad avvicinarmi a Branduardi e, colpito dalla mia passione, mi lascia il suo numero di telefono, fatto che, negli anni successivi, mi ha consentito di stabilire incontri e contatti sempre più frequenti, soprattutto in occasione dei suoi concerti, e di andare a casa sua».

Una delle due foto di Simonini che sono contenute nel libretto dell’ultimo album ‘Santi e malandrini’


Intanto il tempo passa e il rapporto tra i due si consolida. «Il contatto diretto mi ha poi dato la grande opportunità di organizzare un suo concerto a Cremona il primo settembre 1996 al palazzetto dello sport, in favore della Cooperativa Orizzonte di cui ero il presidente, con il supporto e sostegno di tanti collaboratori e amici. E per me è stata l’occasione per trascorrere tanti momenti con Branduardi parlando di tante cose. Dopo questa indimenticabile esperienza, la partecipazione ai concerti è diventata, da parte mia, meno frequente e i contatti si sono rarefatti. Durante la bella esperienza del Celtic Festival di Ostiano, dove ho diretto 11 edizioni, ho tentato di organizzare un suo concerto, in duo con Maurizio Fabrizio, basato in particolare sull'album ‘Branduardi canta Yeats’, il grande poeta irlandese, ma non è stato possibile. L’ho rivisto e salutato con piacere qualche anno fa quando è tornato a Cremona per un concerto all’auditorium del Museo del Violino».


E così si arriva ai giorni nostri. «Negli ultimi anni ho iniziato a pubblicare le fotografie dei concerti a cui ho assistito sulla pagina Facebook della ‘Locanda del Malandrino’, fanclub di Branduardi. Con grande sorpresa, qualche mese fa, grazie all'intermediazione della responsabile del fanclub Laura Cangemi, sono stato contattato dall’agenzia che avrebbe realizzato il cofanetto, per chiedermi l'autorizzazione alla pubblicazione di alcune mie foto sul libretto allegato. Ed ecco che, dopo circa 45 anni di passione per la musica di Branduardi, mi ritrovo tre foto pubblicate e citato addirittura all’interno del cofanetto celebrativo dei suoi 50 anni di carriera. E naturalmente la gioia è grandissima». Il cofanetto è ‘Santi e malandrini’ un box di quattro cd pubblicato per i 50 anni di carriera dell’artista lombardo, con il seguente tour che toccherà anche Cremona: Branduardi sarà infatti al Gran Teatro Infinity 1 il 23 gennaio 2026.

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