L'ANALISI
02 Giugno 2025 - 15:18
La copertina dell'album, a destra Mario Manenti, Matteo Bera, Alessandro Mazzini. Sotto Mattia Aniello e Fabio Rivola
SORESINA - Ha atteso anni prima di pubblicare un album a suo nome, con la consapevolezza di chi sta chiudendo un cerchio per aprirne - forse - un altro. Si intitola Twenty Years il primo album di Matteo Bera, chitarrista e docente di musica, nome in realtà ben noto nel giro di chi fa musica in provincia di Cremona, specie in ambito hard and heavy.
Matteo sin dal 1996 ha coltivato la passione per la seicorde, trasformando il suo amore per lo strumento in una professione a partire dal 2004 lavorando per Pontesound, MMI e Blue Guitar Academy. «Per troppo tempo - racconta oggi, dopo aver reso disponibile il suo primo album sulle principali piattaforme online - ho custodito in un cassetto numerose composizioni, finché non ho sentito l’urgenza di chiudere un cerchio e dare vita ai miei brani. Con il contributo straordinario di Mario Manenti, ho deciso di autoprodurre e registrare Twenty Years, una biografia musicale in cui ogni traccia, dalle chitarre alle tastiere, dal basso alla batteria, è curata personalmente per trasmettere la mia visione artistica».
Oltre agli strumenti suonati da Bera, il disco - che comunque è una selezione proveniente da un archivio ben più ampio di musica originale - contiene la voce di Mario Manenti, cantante bresciano che volentieri ha collaborato alla registrazione dei brani, 20 anni di idee accumulate e sedimentate rivisitate con l’esperienza accumulata. «Black Gold, per esempio, seconda traccia dell’album - spiega Matteo, classe 1982 - è stata composta quando avevo 20 anni». La radice di questo album è orientata all’hard rock e al metal ma ricco di sfaccettature che rivelano, almeno in parte, le frequentazioni poliedriche di Bera, che negli anni ha studiato anche musica jazz. «Le canzoni che ho registrato - spiega il musicista - non hanno un vero e proprio filo conduttore musicale, ho voluto restare all’interno del metal ma ‘muovendomi’, trovando una sorta di attinenza, qualcosa che risultasse complesso. Spero di esserci riuscito».
L’album è disponibile sulle principali piattaforme di streaming, tra cui Spotify, Apple Music, YouTube Music e Amazon Music. «Questo percorso - conclude Bera - rappresenta per me un momento di rinascita, dove il rock metal si veste di modernità e accessibilità, mantenendo intatta la forza e l’intensità di un genere che ho sempre amato». Nei prossimi mesi l’album dovrebbe essere portato in scena in una serie di concerti, grazie a una band che, insieme a Bera e a Manenti, vede in formazione Fabio Rivola alla chitarra, Mattia Aniello alla batteria, Alessandro Mazzini al basso.
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