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#DIRITTODICRITICA: le recensioni del concerto degli 'Alti & Bassi'

Nuovo appuntamento con l'iniziativa organizzata dal giornale La Provincia e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli

La Provincia Redazione

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07 Maggio 2025 - 15:21

#DIRITTODICRITICA: la recensione del concerto degli 'Alti & Bassi'

CREMONA - Torna l'appuntamento con #DIRITTODICRITICA, l'iniziativa organizzata dal giornale La Provincia e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, che offre agli studenti delle scuole cremonesi la possibilità di esprimere il loro giudizio motivato e argomentato sugli spettacoli in cartellone al Ponchielli. Protagonista di questo appuntamento è il concerto a cappella del quintetto vocale Alti & Bassi

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LUCREZIA FINARDI – 4ª LICEO LINGUISTICO MANIN
Mi aspettavo uno spettacolo con musica di altri tempi, al contrario è stato uno spettacolo coinvolgente, moderno, ironico e assolutamente godibile. Il repertorio con le voci a cappella, quindi senza l’uso di strumenti musicali, non è stato noioso; la forza di 5 voci maschili, gli Alti & Bassi, ha incantato per 60 minuti il teatro Ponchielli la sera dello scorso 16 aprile. Il programma spaziava, come suggerisce il titolo “Da Bach a Jannacci tutto è…jazz”, dalla musica classica sino alla più contemporanea dei mitici Queen, passando per lo swing americano, quello italiano del quartetto Cetra senza dimenticarsi delle canzoni di Walt Disney, musiche dell’infanzia care a tutti noi, dal rock d’oltreoceano di Elvis Presley concludendo poi con il mitico Jannacci interpretando il brano: “Faceva il palo nella banda dell’ortica”, scritto nel 1966 e da loro armonizzato per l’esecuzione a cappella, come tutti gli altri brani. Con delicatezza e grande maestria hanno saputo intonare anche alcune colonne sonore di Morricone non dimenticando un omaggio all’irraggiungibile Mina, cantando con finezza, eleganza, garbo e perizia “Vorrei che fosse amore” e, come saluto finale, "Parole". Senza dimenticare “I neri per caso”, i “Manhattan Transfer” e i “Pentatonix”, gli Alti & Bassi hanno saputo ri-portare alla luce vari generi musicali risvegliando, in chi li ha vissuti in prima persona, i ricordi della loro gioventù e d'altro canto, per i più giovani, che non li conosceva, sono stati una nuova, magnifica scoperta. La presenza degli Alti & Bassi sul palco, pur non servendosi di coreografie particolari, è stata animata da gag e battute ironiche rendendo, così, piacevole il tempo trascorso. A sorpresa, circa a metà concerto, è stata invitata a salire sul palco una coppia sposata da 65 anni, scelta tra il pubblico, alla quale hanno dedicato la canzone “Però mi vuole bene” del quartetto Cetra. La voce è stata usata come meraviglioso strumento musicale che i cantanti plasmavano per i diversi generi musicali, senza l’aiuto dell’autotune. Scenografia assolutamente essenziale, con luci che proponevano atmosfere semplici incentrate soprattutto sui protagonisti, parole dei testi che si amalgamavano alla perfezione con gli effetti della voce creando raffinatissime armonie sonore. Proprio un bello spettacolo!

MATTEO RONCHI – 3ª LICEO CLASSICO MANIN
Geniale ironia, aneddoti e straordinarie capacità vocali sono il fil rouge della ventosa serata di mercoledì 16 aprile: al Teatro Ponchielli di Cremona è tornato ad esibirsi dopo più di 10 anni il quintetto vocale a cappella “Alti e Bassi”, per regalarci leggerezza e divertimento sulle note di un repertorio che spazia da Bach a Jannacci, passando per i grandi protagonisti della musica del ‘900, brani inusuali per un teatro, ma comunque molto graditi dal pubblico.
Dopo un’introduzione tutta americana si passa ad un medley, una miscellanea di brani accorciati, omaggio al Quartetto Cetra (gli Alti e Bassi ne sono infatti considerati gli eredi), in cui con l’ironica “Però mi vuole bene” viene coinvolta dalla platea una coppia, Mirella e Alberto, che vanta ben 65 anni di matrimonio.
Si entra così nel vivo della serata con una curiosa versione rockettara dell’Aria sulla quarta corda di Bach, la celebre sigla di Quark per intenderci, e uno splendido arrangiamento di “Smile” di Charlie Chaplin. Seguono due medley dedicati rispettivamente alle colonne sonore del compositore Morricone e ai più famosi brani dei Queen, conclusi dall’esilarante “Faceva il palo nella banda dell’ortica” di Jannacci.
Infine chiudono lo spettacolo altri due medley, contenenti uno le più memorabili canzoni della Disney in lingua originale, l’altro i più grandi successi del re del rock’n’roll: Elvis Presley.
Per soddisfare il pubblico bastano soltanto la loro simpatia e le loro voci. E che voci: la più apprezzata della serata è sicuramente quella del basso Filippo Tuccimei, grandiosa e avvolgente, ma anche le altre quattro si sono guadagnate una buona ovazione. Da lodare è anche l’esperto lavoro del maestro Alberto Schirò di arrangiamento dei brani che sono stati eseguiti. Inoltre in onore a Mina, la tigre di Cremona, sono stati fatti anche due apprezzati tributi, uno dopo l’introduzione e uno come finale: il primo con “Vorrei che fosse amore”, sigla di Canzonissima del 1968 e il secondo con “Parole parole”.
In conclusione, gli Alti e Bassi sono abilissimi cantanti e intrattenitori e ne è una prova l'abbondante pubblico che, nonostante il giorno e l’ora e quindi anche le palpebre pesanti, non ha voluto perdersi la loro bravura.

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