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CREMONA

Conferenza di Adafa: la piena del Po e le chiese sott'acqua

L'appuntamento è per mercoledì 23 aprile nel salone del Consiglio provinciale (corso Vittorio Emanuele) alle 16.30, quinta iniziativa del ciclo di incontri realizzato in collaborazione con l'Amministrazione provinciale

La Provincia Redazione

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22 Aprile 2025 - 17:01

Conferenza di Adafa: la piena del Poe e le chiese sott'acqua

Fulvio Stumpo

CREMONA - Il Po e le chiese sott’acqua, le inondazioni che le hanno danneggiate in modo irreparabile tanto da farle sparire. Questo il tema della conferenza che si terrà oggi, mercoledì 23 aprile, nel salone del Consiglio provinciale (corso Vittorio Emanuele) alle 16.30, quinta iniziativa del ciclo di incontri realizzato in collaborazione tra Amministrazione provinciale e Adafa. ‘Quelle chiese sott’acqua’ è il titolo della conversazione che terrà Fulvio Stumpo, presidente Adafa, giornalista e ricercatore di storia locale.

Stumpo tratterà le grandi alluvioni che hanno sommerso chiese e conventi seguendo le fonti, alcune coeve agli eventi: richieste di aiuto di badesse e priori, di suore salvate per intervento del vescovo, di funerali che devono essere celebrati in altre chiese «perché la mia ha l’acqua fino al volto» scriveva il parroco di Santa Maria in Betlem.

Alcune chiese erano nel suburbio e andavano sotto subito, altre erano dentro le mura, ma ciò non le proteggeva: il fiume faceva cadere la muraglia, oppure, in altre occasioni le saltava addirittura. Tante chiese non ci sono più: Santa Maria in Betlem, Sant’Erasmo, San Pantaleone, San Salvatore solo per citarne qualcuna e quando Francesi o Austriaci le sopprimono sono già in condizioni pietose. Altre subiscono danni ingenti: Santa Lucia, San Carlo e Donnino, San Bassano, Santa Monica.

Stumpo racconterà anche di altre chiese, lontane dal Po che vengono inondate dalla Cremonella o dal Cavo Cerca, dai corsi minori insomma, perché questi non riescono a scaricarsi nel Po. Scrive la contessa Felicia Costanza Barbò, badessa del monastero di San Quirico (attuale via Palestro): «L’acqua ariva quasi ai volti è fanno molta rovina... le crepature si scorgiano e una muraglia pontellata sta per cadere, è stiamo nel gran timore che il monastero non rovini del tutto». Ingresso libero.

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