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CASALMAGGIORE. LA MOSTRA

Gioielli di Gusto: quando il cibo si indossa

Al Museo del Bijou oltre cento creazioni con richiami simbolici agli alimenti

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

13 Aprile 2025 - 08:10

Gioielli di Gusto: quando il cibo si indossa

CASALMAGGIORE - È stata inaugurata ieri pomeriggio nella Sala Zaffanella del Museo del Bijou la mostra Gioielli di Gusto, un’esposizione che fonde la passione per il bijou con l’universo del cibo in tutte le sue declinazioni simboliche, estetiche e culturali. L’allestimento, già proposto con successo in occasione di Expo 2015, è stato completamente rinnovato e arricchito per l’occasione, grazie all’impegno corale di artisti, istituzioni, volontari e partner.

A introdurre l’incontro è stato l’assessore alla Cultura Marco Micolo, che ha definito la mostra «originale, coinvolgente, perfettamente in linea con la crescita del Museo del Bijou, oggi più che mai punto di riferimento culturale e turistico». Una realtà – ha aggiunto – che si sta facendo conoscere non solo grazie al nostro sostegno, ma anche attraverso la sua capacità di auto-promuoversi e proporre iniziative di grande valore come questa».

gusto

Letizia Frigerio, Marco Micolo e Mara Cappelletti

A seguire, l’intervento di Letizia Frigerio, conservatrice del museo, che ha voluto trasformare il momento inaugurale in un simbolico menu di ringraziamenti: «Nel menu di oggi, alla voce principale, troviamo Mara Cappelletti: una storica del gioiello ricca di idee, che ha saputo portare qui a Casalmaggiore un’esposizione gustosa, nel senso più ampio e metaforico del termine. Ma un piatto così ben riuscito ha bisogno di ingredienti di qualità: ringrazio Ilaria Dazzi, che ci ha fatto conoscere Mara, e Alimentis, che ha sostenuto il progetto con convinzione e sensibilità».

Poi i ringraziamenti ‘conditi’ di ironia e affetto: «Abbiamo il Grana Padano stagionato di fiducia, Paolo Zani, da 30 anni al nostro fianco; Betty Ghidini, il nostro ‘prezzemolo’ immancabile; Marina e Chiara, i fiori eduli della domenica, sempre presenti come custodi appassionate; Chiara Storci, la nostra maionese che rende ogni iniziativa più morbida e gustosa. E poi Mauro, i miei figli, e tutti voi: siete come la fragola con la panna a fine pasto. Senza ognuno di voi questo piatto non avrebbe avuto lo stesso sapore».

Il momento centrale è stato affidato a Mara Cappelletti, curatrice e ideatrice della mostra, che ha illustrato il percorso espositivo con passione e competenza: «È una grande gioia essere qui e poter presentare questa riedizione di Gioielli di Gusto, che non è un semplice revival dell’edizione 2015 ma un progetto nuovo, arricchito da pezzi inediti, nuovi artisti e nuove idee. Parliamo di oltre 100 creazioni, firmate da più di 30 artisti, che raccontano il legame profondo e spesso sorprendente tra il bijou e il cibo».

La mostra si articola in tre sezioni tematiche – moda, contemporanea e vintage – che attraversano epoche, materiali e ispirazioni, tra grandi nomi del design e tecniche innovative.

«Troverete materiali insoliti: carta lavorata con il quilling, pane bruciato, alloro, resine e stoffe, in un caleidoscopio creativo che parte da suggestioni antiche – come i gioielli a forma di spiga o di melograno presenti già nell’antichità – fino ad arrivare a pezzi ironici, provocatori, attuali. Il cibo è vita, è memoria, è identità. E anche impresa, soprattutto qui nella nostra Food Valley».

Cappelletti ha poi concluso con un auspicio: «Spero davvero che questa mostra non si fermi qui. Il suo potenziale è enorme, il pubblico ha sempre risposto con entusiasmo. Sarebbe bello portarla in altri luoghi, farla viaggiare, raccontare altrove la bellezza di questo connubio tra gusto, arte e creatività».

La mostra potrà essere visitata fino alla fine di settembre e rappresenta un’occasione imperdibile per ammirare il bijou sotto una luce nuova, leggera ma profonda, capace di coniugare piacere estetico e riflessione culturale. Un assaggio d’arte da gustare con gli occhi.

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