L'ANALISI
01 Marzo 2025 - 05:25
CASALMAGGIORE - ‘Princesa’ è per tanti la canzone di Fabrizio De André, ma ‘Princesa’ è, soprattutto, la storia di Fernanda Farias De Albuquerque, storia di Ferdinando, nato maschio, ma col desiderio d’esser donna, nato in Brasile e fuggito in Europa, in Spagna prima e poi in Italia, per dare corpo ai suoi desideri. ‘Princesa’ è il titolo dello spettacolo di Fabrizio Coniglio che firma regia e drammaturgia, in scena questa sera (ore 21) al Comunale. ‘Princesa’ sarà ed è nella finzione scenica Vladimir Luxuria.
A fornire le coordinate della genesi dello spettacolo è il regista Coniglio – volto noto delle serie tv – in occasione del debutto a Casalbuttano l’anno scorso ebbe modo di osservare: «Princesa è un romanzo autobiografico di Fernanda Farias De Albuquerque scritto a quattro mani col coautore Maurizio Iannelli durante un comune periodo trascorso nel carcere di Rebibbia a Roma. In quel raccontarsi di Fernanda al suo vicino di cella Giovanni Tamponi, pastore sardo ergastolano, oggi agli arresti domiciliari, attraverso una corrispondenza da cella a cella fatta di bigliettini e lettere, Iannelli ha trovato la chiave per far i conti con sé stesso e il suo passato da brigatista. Da questo testo è nato il lavoro con Luxuria, in cui Fernanda si racconta a un testimone muto, all’interno del carcere».
Vladimir Luxuria fa un doppio salto mortale nell’impersonare Fernanda, un ruolo non facile ad alto tasso di immedesimazione: «Quando mi è stato proposto di interpretare Princesa ho dovuto pensarci molto, prima di accettare. Ovviamente c’è un coinvolgimento forte e la chiave era quella di riuscire a fare del coinvolgimento non un limite ma una risorsa per lo spettacolo e il mio personaggio — ci ha raccontato a suo tempo l’attrice ed ex deputato della Repubblica che si è fatta paladina dei diritti delle minoranze ancora quando non si parlava di comunità Lgbt —. Fare ogni sera Princesa non è facile, c’è un coinvolgimento emotivo molto forte. La storia di Fernanda è la storia di chi ha voluto intensamente essere quello che sentiva di essere al di là del suo corpo. ‘Princesa’ si racconta senza risparmiarsi, questo accade nel libro e questo accade nello spettacolo. Ma non si tratta di un semplice monologo, ma di un dialogo col testimone muto e vicino di cella, e non solo. Ad un certo punto io scendo dal palco e gli spettatori diventano i carcerati nel cortile durante l’ora d’aria, o i clienti di Fernanda».
Lungi da facili parallelismi il personaggio di Fernada per Luxuria nutre un fascino: «Da un lato mi colpisce la determinazione che ha portato Fernanda ad essere quello che è stata, la sua fame d’amore, il rifiuto della prostituzione a cui era costretta e che visse come un oltraggio al suo corpo, la necessità di stordirsi e di perdersi, fino al tragico epilogo finale. Il perseguire con forza, contro tutto e tutti, la realizzazione della propria identità affettiva non è facile».
E sulla necessità di tenere botta rispetto ai diritti e alle differenze di genere con convinzione Luxuria ci aveva dichiarato, alla vigilia della messinscena al Bellini: «Oggi più che mai bisogna vigilare, vista anche la situazione che stiamo vivendo. Le conquiste fatte vanno difese. I segnali non sono incoraggianti quando un ministro alle pari opportunità considera la famiglia solo quella composta da eterosessuali». Il cartellone 2024/2025 del Comunale, diretto da Beppe Arena, dopo lo spettacolo di stasera, proseguirò sabato prossimo con l’appuntamento ‘Intelligenza musicale’ con Gemelli di Guidonia per la regia di Massimiliano Papaleo. Per Intelligenza musicale si intende ‘la capacità di comporre musica, riconoscere, manipolare, riprodurre suoni, ritmi, melodie, modelli musicali’.
Sembra impossibile che nella stessa arte possano convivere anche mouse e tastiera, eppure è così. La musica è un’arte aperta, vuole solo esplodere, non importa quale miccia verrà utilizzata e da quale generazione. I Gemelli di Guidonia questa intelligenza ce l’hanno, questa miccia l’hanno accesa, attingendo come sempre dal passato e servendosi però del futuro per dare una rinnovata luce al loro repertorio, rivisitando come sempre i classici della musica italiana ed internazionale e utilizzando le nuove tecnologie per creare anche sul momento canzoni scritte dal pubblico, per una completa interazione, mai provata prima.
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