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SUMMER MUSIC FESTIVAL

Stauffer, tutta l'energia dei violoncelli

Sollima trascina otto allievi dell’Accademia nel concerto inaugurale della rassegna estiva della Fondazione

Giulio Solzi Gaboardi

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07 Luglio 2024 - 13:50

Stauffer, tutta l'energia dei violoncelli

Gli otto violoncellisti allievi dell’Accademia Stauffer guidati da Giovanni Sollima nel concerto che ha inaugurato Stauffer Summer Music Festival

CREMONA - Eclettico, dirompente, vulcanico, Giovanni Sollima non è solo uno dei più importanti musicisti italiani, non è solo tra i maggiori violoncellisti al mondo e nemmeno soltanto il compositore contemporaneo italiano più eseguito al mondo. No, Giovanni Sollima è un artista completo, intelligente, lucido sognatore. Tra palcoscenico e pubblico trasmette un’energia unica, travolgente.

È stato un vero e proprio successo il concerto che venerdì scorso ha aperto la terza edizione dello Stauffer summer music festival, che ha inaugurato il ciclo di cinque concerti estivi presso palazzo Stauffer con la presenza del violoncellista e compositore, alla direzione dell’ensemble di violoncellisti, allievi dell’Accademia, che in questi giorni hanno avuto modo di confrontarsi con un artista di caratura internazionale, studiando, sperimentando e giocando insieme.

Ha aperto la serata il presidente della Fondazione Stauffer, Alessandro Tantardini, che ha ringraziato i protagonisti della storia della Stauffer, dal suo omonimo fondatore, il mecenate svizzero Walter Stauffer, ad Andrea Mosconi, ideatore dell’Accademia, a cui anche quest’anno è dedicato il Festival. Infine i maestri Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses e Franco Petracchi, quest’ultimo in ‘pensione’ da quest’anno, e i maestri del Quartetto di Cremona. Quest’anno la volontà è stata quella di valorizzare il percorso degli studenti durante l’attività di tutto l’anno: «Vedremo quindi esibirsi tutti gli strumenti, dal violoncello al contrabbasso, e le varie formazioni musicali: solisti, trii e quartetti». Anche se la vera novità la annuncia la direttrice dell’Accademia, Angelica Suanno: «Nasce l’ensemble d’archi dell’Accademia: lo Stauffer Strings Ensemble».

Sul palco, Sollima e gli allievi della Stauffer costruiscono una narrazione musicale coerente e consequenziale, partendo dal concetto del Viol Consort seicentesco, dunque con Henry Purcell, facendolo dialogare con una reinterpretazione di Sollima del brano In C (cioè ‘in Do’, nella nostra notazione) del compositore contemporaneo Terry Riley: «Un guru di novant’anni che oggi vive a Tokyo», racconta Sollima. Immancabile un omaggio a Giacomo Puccini, a cent’anni dalla scomparsa, con il commovente quartetto di violoncelli del terzo Atto della Tosca, che introduce il tema di E lucevan le stelle, posto in dialogo con il brano Scossa elettrica, scritto dal lucchese per il Congresso dei telegrafisti tenutosi a Como nel 1899, per il centesimo anniversario dell’invenzione della pila di Volta.

Tra i brani, anche la canzone Vestito bianco, del violoncellista Michele Ballo, già concorrente di X-Factor lo scorso anno, che venerdì sera ha posato lo strumento per intonare il suo brano. Poi Terra Aria, dello stesso Sollima, sul cambiamento climatico. Infine, Chopin, Mercadante, Kaiser-Lindermann, Gismondi. Concerto graziato dal clima e da una leggera brezza che ha allietato i tanti spettatori immersi nella bellezza del giardino di palazzo Stauffer, incantato da giochi di luci e colori. Sollima ha suonato un violoncello copia del Cristiani 1700 di Stradivari di proprietà della Stauffer e custodito al Museo del Violino. Lo strumento fa parte del Quartetto realizzato dal Consorzio liutai per conto della Fondazione. Una bella partenza per il festival.

LO STRING ENSEMBLE AL DEBUTTO CON JOHN AXELROD SUL PODIO

Terzo appuntamento dello Stauffer Summer Music Festival, stasera alle 21 con Note d’orchestra, il concerto di debutto del nuovissimo Stauffer String Ensemble, l’orchestra d’archi interamente composta dagli allievi dell’Accademia. Una novità importante per valorizzare i talenti che si formano in accademia. La direzione è affidata a John Axelrod. Il programma affronterà un programma estremamente variegato, a partire da un omaggio a Puccini con la versione per orchestra di Crisantemi. Segue il Concerto per violino MWV 03 di Mendelssohn Bartholdy, poi la Serenata Italiana di Wolf. Per chiudere, le splendide Antiche Danze e Arie per liuto, terza suite P 172, trascritta per orchestra, di Respighi.

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