L'ANALISI
26 Giugno 2024 - 05:20
CREMA - «A volte ritornano. E io lo faccio davvero volentieri». Nina Zilli, cantante, autrice, conduttrice radiofonica, racconta così l’attesa di questa sera, alle 21, quando darà il via al proprio tour estivo con la data zero al teatro San Domenico. Non è più un talento da scoprire Maria Chiara Fraschetta, per tutti Nina Zilli, una delle più intense voci femminili della canzone italiana. Ha un registro vocale da mezzosoprano e si ispira alle grandi voci nere, da Nina Simone, dalla quale ha preso in prestito il nome d’arte, a Otis Redding, Etta James e Amy e Amy Winehouse e a un po’ tutta la black music. Non disdegna però le sonorità rock e punk degli anni Settanta. Ha vissuto un paio d’anni negli Stati Uniti per approfondire le sue passioni musicali. Nel 2023 è diventata mamma di Anna Blue.
Una tappa non nuova, per lei, Crema, esatto?
«Esatto. Ho già fatto due straordinari allestimenti in passato, nella versione invernale dei tour in teatro. Sono invece alla mia prima volta in versione estiva nella vostra città. Ma sono felice di tornare, la trovo molto bella e familiare. Essendo io originaria della Bassa, del Piacentino, riconosco le atmosfere. Mi sento una vostra buona vicina di casa».
Nella sua musica, tante le influenze dal passato e dalle donne. Cosa proporrà in questo nuovo tour?
«Sicuramente entrambe. Le sonorità che da sempre amo cantare, anche con ispirazioni nuove, grazie agli arrangiamenti dei fantastici musicisti che suoneranno con me. Ovviamente omaggi alle grandi voci nazionali e internazionali, femminili ma non solo. Due nomi tra i tanti che saranno omaggiati nel concerto: per l’Italia Adriano Celentano, per gli Stati Uniti, Etta James».
Nessuna anticipazione? Questo tour lancerà un album?
«Chi lo sa? Sorpresa! Quel che è certo è che ci sarà tanta bella musica, unita all’amore per questo lavoro e che la scaletta sarà davvero ricca. Ma niente spoiler. Posso dire che oltre alle sonorità soul, R&B e le atmosfere che più mi si addicono, in questo concerto ci sarà un ampio spazio anche per il reggae e qualche incursione rock, negli omaggi».
Non mancherà però il riferimento a Nina Simone?
«Come potrebbe mancare (all’artista statunitense Zilli deve parte del nome d’arte, ndr)? Da lei viene la mia essenza artistica e l’essenza di ciò che faccio ora: sono letteralmente cresciuta con le sue canzoni e quindi il suo mondo sarà sicuramente sul palco con me».
E come detto, non sarà sola al San Domenico.
«Certo che no. Avrò con me una superband di brothers: Nico Roccamo alla batteria, Orazio Nicoletti al basso, Riccardo di Paola alle tastiere, Stefano Brandoni alla chitarra, Pepe Ragonese alla tromba e Michele Monestiroli al sax. Sarà una serata stupenda, vi aspettiamo».
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