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Museo Diocesano, Palù: «Dio salvi la materia dell'arte»

Opere e installazioni site-specific nella mostra, un viaggio spirituale nella perenne tensione tra anima e corpo

Niccolò Poli

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10 Maggio 2024 - 08:38

Museo Diocesano, Palù: «Dio salvi la materia dell'arte»

CREMONA - God Save Matter. Dio salvi la materia, in un’epoca che vede sempre più dominare il virtuale, il digitale, l’immateriale. È questo il titolo, ma soprattutto il concetto che sta alla base della nuova mostra di Giorgio Palù allestita al Museo Diocesano e inaugurata ieri pomeriggio. Artista oltre che architetto, Palù (Cremona 1964) ha ideato un progetto espositivo, curato da Ilaria Bignotti, che accompagna il visitatore alla scoperta dei beni museali, artistici e liturgici in dialogo con la presenza della sua arte contemporanea.

Antonio Napolioni, Giorgio Palù, don Gianluca Gaiardi e Ilaria Bignotti alla presentazione:

Un vero e proprio viaggio spirituale, dove le opere plasmate nella materia da Palù sono capaci di diffondere messaggi e contenuti, anche con una diversa chiave interpretativa, tramandati nei secoli dalle opere di arte sacra esposti nelle sale del Museo. A fare gli onori di casa il vescovo Antonio Napolioni: «Ci tengo a ringraziare Giorgio Palù per l’incredibile lavoro svolto nel Museo di cui ha firmato il progetto. Ogni volta che lo vedo, rimango sempre meravigliato dalla magnifica scala, un tocco di contemporaneità all’interno di un palazzo storico. Sembra quasi la Scala di Giacobbe, che unisce il cielo e la terra».

«Tutti quelli che passano di qui rimangono impressionati dal Museo, cifra distintiva di un architetto incredibile», ha aggiunto don Gianluca Gaiardi, responsabile dei Beni diocesani. Ha quindi preso la parola il sindaco Gianluca Galimberti: «Grazie al Museo Diocesano per quello che fa in termini di arte e cultura, sia per i cremonesi che per i turisti. Grazie a Palù, uno dei protagonisti del rinnovamento del nostro patrimonio culturale». «Una mostra questa, che si fonda sul concetto di materia – ha aggiunto la curatrice Bignotti —. Materia che può sprigionare energia, potenzialità».

La mostra consiste in 18 opere e 2 installazioni multimediali e l’idea è quella di farle dialogare con i capolavori presenti nel museo. «Le opere – ha spiegato Palù – sono realizzate principalmente attraverso resine, travertino lavorato, ferro con foglia d’oro. Materiali in grado di portare un messaggio di luce. Aspetto questo, nella mia arte, fondamentale, che assume più che mai un valore trascendentale, spirituale ed emotivo».

Un ringraziamento infine Palù lo ha riservato a Michele Zocca, in arte Michelangelo, presente all’inaugurazione, «con il quale ho condiviso l’idea e alcuni contenuti dell’opera multimediale immersiva Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum, posta, non a caso, al termine del percorso espositivo», ha ricordato Palù. God save matter è inserita nel palinsesto di Cremona Contemporanea – Art Week che si terrà dal 18 al 26 maggio.

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