L'ANALISI
TORRE DE' PICENARDI. CINEMA
06 Maggio 2024 - 14:00
TORRE DE’ PICENARDI - È ‘Il tempo dei giganti’ di Davide Barletti il docufilm vincitore della seconda edizione del Festival Internazionale del Documentario Urbano e del Cinema Ambientalista. Barletti, appositamente arrivato dalla Puglia, ha ricevuto il premio dalle mani della presidente della giuria Dorothea Burato.
Il Gran Gala finale del Festival Fiducia si è svolto nei giorni scorsi nella sede della Soms di Torre de' Picenardi. Il Premio speciale della Giuria (composta, oltre che da Burato, da Pierluigi Bonfatti Sabbioni, Fabio Ceci, Carmine Caletti, Annunciata Camisani e Fabio Guerreschi) è stato assegnato a ‘Le radici del cielo’ della regista Raffaella Tolicetti, presente in sala con il direttore della fotografia e montatore Giacomo Giorgi. Il Premio del pubblico è stato assegnato a ‘Little Big Steve’ della regista svizzera Tiziana Caminada.
Un’edizione che ha presentato ai nastri di partenza 15 docufilm (con proiezioni tra novembre e marzo) con numerose pellicole di alto livello per valore cinematografico e per contenuti. Come ‘Il tempo dei giganti’ che narra l’impatto del batterio Xylella sugli ulivi del Salento e porta in primo piano il conflitto tra scienza e politica, tornato prepotentemente poco tempo dopo con la pandemia da Covid. «Abbiamo voluto raccontare attraverso il viaggio del protagonista la confusione, lo sgomento e lo smarrimento che ha portato la Xylella con le conseguenti ricadute ambientali, economiche, sociali e paesaggistiche - ha detto Barletti, coregista con Lorenzo Conte –. Io stesso sono stato uno di quelli che si è legato agli ulivi per difenderli ed evitare l’abbattimento, ma poi ho capito che era un’azione che non avrebbe portato a nulla e che non eravamo vittime di un complotto. Bisognava capire, comprendere e agire razionalmente. Mentre su di noi si si era abbattuta la tempesta perfetta che stava devastando tutto, sempre noi eravamo immersi in divisioni e conflitti e a caccia di un colpevole che avevamo sotto gli occhi. Non siamo riusciti a vedere che si potevano aprire nuove prospettive, quelle che invece ci ha indicato una persona arrivata da lontano».
Il docufilm vincitore del Premio speciale della giuria è invece un riuscito ritratto delle sfide di due fratelli, Oreste e Arturo, che scrivono pagine storiche dell’alpinismo. Oreste non c’è più e Arturo si fa voce narrante, tenera, essenziale e delicata, di una storia potente che rivive nelle scalate alle vette alpine e himalayane per arrivare al rifugio costruito dai due fratelli a 2.600 metri e che diviene «un posto speciale». «Ci sono voluti quattro anni – ha raccontato Tolicetti, regista di ‘Alle radici del cielo’ – per fare breccia in Arturo e farsi raccontare la splendida storia sua e del fratello Oreste».
‘Little Big Steve’ è il docufilm premiato dal pubblico: una storia di emarginazione e di riscatto ambientata in una baraccopoli di Nairobi. Steve studia contro la volontà dei genitori, dopo 20 anni è psicologo e torna a Mathare per aiutare i bambini che subiscono abusi di tutti i tipi. «La sua vita è come il docufilm che ho realizzato su di lui: in continuo divenire. Sono sempre in contatto con Steve – ha detto la regista Caminada – e la sua opera di scolarizzazione prosegue senza sosta. Solo adesso si è fermato per le inondazioni che hanno colpito proprio quella zona del Kenya. Da Ginevra lo stiamo aiutando perché adesso la scuola ospita diverse famiglie rimaste senza niente».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris