Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

A TEATRO

#DIRITTODICRITICA: 'White room', le recensioni degli studenti

Nuovo appuntamento con l'iniziativa organizzata dal giornale 'La Provincia' e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

18 Aprile 2024 - 12:19

#DIRITTODICRITICA: 'La dodicesima notte', le recensioni degli studenti

CREMONA - Torna l'appuntamento con #DIRITTODICRITICA, l'iniziativa organizzata dal giornale La Provincia e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, che offre agli studenti delle scuole cremonesi la possibilità di esprimere il loro giudizio motivato e argomentato sugli spettacoli in cartellone al Ponchielli. Protagonista di questo appuntamento è 'White room'

VOTA IL SONDAGGIO

CASELANI LUCA – V GHISLERI

Lo scorso 13 aprile, la compagnia di danza Opus Ballet ha rappresentato con molta eleganza il balletto “White Room” in una modalità insolita per il teatro Ponchielli. Il numeroso pubblico, infatti, era raccolto e disposto sulle gradinate collocate sul lato lungo del palcoscenico. Era la prima volta che assistevo così da vicino ad uno spettacolo ed è stato molto emozionante. Ritengo che, prima di assistere a queste rappresentazioni, sia necessario leggere l’opuscolo fornito all’ingresso del teatro, per comprendere meglio la storia raccontata.

L’idea del giovane coreografo Adriano Bolognino è di riprendere la scena raffigurata nel quadro di Giovanni Segantini, opera del 1890, dal titolo “Ritorno dal bosco”, in cui viene ritratta una donna che trascina la slitta carica di legna verso il villaggio, camminando su un sentiero ben tracciato in mezzo alla neve.

Senza questa conoscenza di base, si osserverebbero solo otto artisti, vestiti con una graziosa tuta bianca, che si muovono senza interruzione su un tappeto bianco, in modo coordinato senza quasi mai toccarsi, utilizzando le braccia con una gestualità veloce. Sia all’inizio dello spettacolo, sia in altri momenti, il corpo di ballo si fermava ad osservare il fondo del palcoscenico dando le spalle al pubblico, richiamando la donna del quadro che osservava da lontano il villaggio. Le luci bianche dei fari e un effetto nebbia riprendevano il paesaggio innevato, come fosse una stanza bianca. Anche se il balletto aveva come sottofondo una colonna sonora melodica e coinvolgente intitolata “Light Years” del gruppo musicale The National, un silenzio completo regnava sul palco e si potevano sentire i respiri dei ballerini e l’aria mossa dai loro movimenti. Solo il brano finale del gruppo The National era cantato, come se dopo tanto silenzio si volesse dar l’idea di tornare alla vita rumorosa e ricca di suoni.

È stato uno spettacolo di breve durata, che ha però saputo catturare l’attenzione del pubblico, il quale ha ripagato gli artisti con un lungo applauso.

GAUDENZI RICCARDO – IV LICEO CLASSICO VIDA

Domenica sera una leggera brezza accoglieva gli spettatori all’ingresso del teatro Ponchielli di Cremona. Una volta entrati siamo stati condotti davanti ad un quadrato bianco dove nel corso di tutta la serata hanno ballato i ballerini diretti dal coreografo Adriano Bolognino. Il balletto è ispirato al quadro Ritorno dal bosco dipinto da Giovanni Segantini che partecipò alla stagione del divisionismo. Il quadro rappresenta un paesaggio montano invernale dove una signora che trasporta una slitta carica di legna sta tornando in un paese di cui possiamo riconoscere solo la forma delle case e il campanile. Il momento della giornata non è ben precisato perché il vero protagonista di questo quadro non è né la signora né la legna né il paese bensì il bianco.

Il bianco che è anche il protagonista dello spettacolo di domenica sera e non è una semplice scenografia. Questo colore si trasforma in un vero e proprio protagonista, i ballerini diventano la semplice scenografia dentro la quale  la magia di una stagione come l'inverno così suggestiva ci viene narrata grazie ad un linguaggio che non ha bisogno di parole per farsi comprendere. Mentre alcuni ballerini alternavano mosse calme, distese e sincronizzate quasi a simboleggiare un'immensa distesa di neve calma e tranquilla entravano in scena altri ballerini che ballavano con mosse molto più confuse quasi a rappresentare una forte tempesta di pioggia in una buia notte invernale. Tutto questo si coniugava alla musica e a questo comun denominatore: il bianco. Che ritorna anche nel titolo questo spettacolo. È stata un'esperienza molto particolare da vivere e da descrivere. Nella sala eravamo tutti catturati e nessuno ha distolto lo sguardo fino alla fine, continuavamo a guardare gli artisti che entravano e uscivano dalle quinte meravigliandoci ogni volta.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400