L'ANALISI
18 Marzo 2024 - 08:45
MOSCA - Nell'aria ristagnante della Russia post-elettorale, i numeri parlano con una chiarezza che lascia poco spazio alle interpretazioni: Vladimir Putin, lo zar moderno, trionfa con un consenso che sfiora l'88% dei voti.
L'AFFLUENZA E I RISULTATI
Le elezioni presidenziali russe si sono concluse con un'affluenza complessiva del 74,22%, secondo i dati forniti dalla commissione elettorale centrale. Un numero non definitivo, ma che si preannuncia come la sentenza inconfutabile del popolo russo. Putin, al momento dello spoglio del 35% delle schede, avrebbe ottenuto quasi l'88% dei voti. A Mosca, la percentuale sale ancora, raggiungendo l'88,8%. Ma è nelle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia che il presidente uscente e in via di riconferma, mostra la sua forza, con percentuali di consenso che oscillano tra l'88% e il 95%.
LA VITTORIA DIGITALE
Il voto elettronico a distanza, secondo i dati del ministero dello sviluppo digitale, ha visto una partecipazione del 94%. Un dato significativo che sottolinea la profonda impronta tecnologica che caratterizza queste elezioni. Non tutto, però, è andato liscio: il ministero dell’interno ha comunicato l’apertura di 61 procedimenti penali durante i tre giorni di votazione, tra cui 21 casi di “ostruzione dell’esercizio dei diritti degli elettori” e 33 per l’introduzione di coloranti nei seggi elettorali.
LA VOCE DEL DISSENSO
Se la Russia celebra la riconferma di Putin, c'è chi non ha paura di chiamarlo con i suoi nomi: killer, gangster. È Yulia Navalnaya, vedova del dissidente Alexei Navalny, ad alzare la voce. Lei, che ha atteso in fila per ben sei ore per votare presso l'ambasciata russa a Berlino, ha dichiarato ai giornalisti che con Putin "non ci può essere un dialogo, lui è un killer, è un gangster che ha trascinato in guerra la Russia". Il suo grido di resistenza prosegue su X, dove ha ringraziato "tutte le persone meravigliose che sono state con me oggi", che hanno pianto, riso e gridato "Yulia, siamo con te" e "Navalny". È un messaggio di speranza, di lotta: "Siete voi che mi date la speranza che tutto non sia vano, che lotteremo ancora".
LA RUSSIA DOPO PUTIN?
Cambia qualcosa nella Russia di Putin? La domanda rimane senza risposta. Il consenso schiacciante sembra confermare la solida presa del presidente sul paese. Ma le parole di Yulia Navalnaya, la sua determinazione e la sua speranza, ricordano che anche in Russia c'è il dissenso.
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