L'ANALISI
20 Febbraio 2024 - 12:56
Il tempietto bramantesco adiacente la chiesa di San Luca A destra la strada basolata romana di via Solferino sono tra le novità dell’edizione 2024
CREMONA - Venti artisti contemporanei da tutto il mondo, alcuni con installazioni e opere pensate e realizzate appositamente per quel determinato ambiente, e venticinque luoghi della città pronti ad accoglierli, alcuni simbolici, altri mai visti o finora inaccessibili. Forte dei 15mila visitatori dello scorso anno che hanno tenuto a battesimo la data zero, Cremona Contemporane Art Week torna dal 18 al 26 maggio prossimi con la direzione artistica di Rossella Farinotti. Una settimana dedicata alle arti visive che trasformerà la città in un luogo di sperimentazione e conoscenza, attraverso una «costellazione», l’ha definita Farinotti, di mostre, incontri, appuntamenti volti a promuovere il dialogo fra l’arte contemporanea e il patrimonio storico artistico cremonese.
Come ha detto il sindaco Gianluca Galimberti alla presentazione della rassegna ieri mattina in Comune, «Cremona, che racconta di arte da oltre duemila anni è ora pronta ad aprirsi al mondo del contemporaneo e alle nuove sfide anche culturali, che questo comporta, pronta anche a suscitare dibattiti parlando alla coscienza delle persone». Partendo dal cuore della città fino alle zone più decentrate, saranno oltre venti i luoghi - nove in più rispetto all’edizione precedente - da scoprire e visitare lungo il percorso di Cremona Contemporanea Art Week, tra palazzi storici, piazze, musei, gallerie, chiese, botteghe liutarie, laboratoridi restauro, teatri, istituti, Università e luoghi in disuso, per confermare l’intento di continua valorizzazione del patrimonio culturale di Cremona.
In particolare, tra le novità dell’edizione 2024 il tempietto bramantesco accanto alla chiesa di San Luca di cui, per l’occasione, viene ripristinato e riaperto al pubblico - dopo oltre quarant’anni — il teatro. E poi palazzo Vidoni, il chiostro della Chiesa del Foppone, Palazzo Stanga Trecco di via Palestro, la scuola di Liuteria, il campus dell’Università Cattolica, la strada basolata romana (grazie alla collaborazione della Camera di Commercio), Casa Stradivari. A questi si aggiungono luoghi che hanno caratterizzato il percorso della prima edizione, come palazzo del Comune, l’ex chiesa di San Carlo in via Bissolati, il Museo Archeologico San Lorenzo, Palazzo Affaitati, RobolottiSei, Triangolo, Fasa Architetti e molti altri.
«Questa idea di museo diffuso è davvero esaltante — ha detto il commissario straordinario della Camera di Commercio, Giandomenico Auricchio nel suo intervento — e mi piace pensare che questo sia il risultato della collaborazione di tante istituzioni. Sostenere la cultura è anche uno dei compiti statutari dell’Ente camerale con la raccomandazione di investire risorse nella valorizzazione dell’arte come patrimonio ereditato e patrimonio che l’innovazione porterà con sé». Non si sbottona Farinotti sui nomi degli artisti invitati, fatta eccezione per Patrick Tuttofuoco, milanese, classe 1974, il visual artist erede del pop di quel decennio.
«La prima edizione di Cremona Contemporanea Art Week, che mi piace definire come una grande puntata pilota, è stata un’avventura straordinaria. Un progetto di qualità determinata dal profondo dialogo tra gli artisti e i luoghi ospitanti. Le opere hanno infatti raccontato, evidenziato, puntualizzato aspetti di Cremona con rispetto e in relazione ai simboli e le storie di questa città speciale. Anche quest’anno gli artisti invitati a partecipare, fuori e dentro luoghi istituzionali o privati, provengono da generazioni e ambiti diversi», ha commentato Farinotti. «Art Week ha raccontato e racconterà la Cremona anche fuori dalle sue mura. Grazie all’arte contemporanea diventerà patrimonio di tutti», ha aggiunto Stefano Pirovano, uno dei pilastri dell’organizzazione.
«Art Week è un qualcosa che mancava, di cui si è avvertita subito la potenzialità - ha aggiunto Roberto Codazzi, direttore artistico del Museo del Violino e Presidente Confcommercio Impresa Cultura Provincia di Cremona —. Tutto nel segno dell’unione dei linguaggi e del sincretismo delle arti». Ha introdotto la presentazione l’assessore alla cultura Luca Burgazzi. «Cremona Contemporanea Art week è entrata a pieno titolo all’interno delle proposte culturali della città. Una proposta che fino a qualche tempo fa poteva sembrare impossibile, oggi una realtà. Questa edizione si preannuncia ancora più ricca, con artisti nuovi, nuovi luoghi da scoprire e riscoprire, nuovi linguaggi e quindi sarà capace di darci nuovi stimoli anche di discussione e dibattito» ha proseguito Burgazzi.
«La cultura che non fa questo non è cultura! Un grazie quindi a tutti gli organizzatori, alla curatrice, ai privati che hanno sostenuto e sostengono questa manifestazione e a tutte le istituzioni che hanno saputo riconoscere il valore di questa esperienza. Cremona e il mondo dell’arte contemporanea hanno trovato una sintesi speciale che dovrà continuare anche in futuro», ha concluso. Anche quest’anno, ad affiancare il percorso espositivo di Cremona Contemporanea Art Week un programma di appuntamenti per il pubblico tra talk, conferenze, workshop, laboratori, proiezioni e concerti aperti a tutti. Il programma completo sarà presto disponibile sul sito www.cremona-artweek.com.
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