Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

A TEATRO

#DIRITTODICRITICA: 'Costellazioni', le recensioni degli studenti

Nuovo appuntamento con l'iniziativa organizzata dal giornale 'La Provincia' e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

22 Gennaio 2024 - 10:52

#DIRITTODICRITICA: 'Costellazioni', le recensioni degli studenti

CREMONA - Torna l'appuntamento con #DIRITTODICRITICA, l'iniziativa organizzata dal giornale La Provincia e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, che offre agli studenti delle scuole cremonesi la possibilità di esprimere il loro giudizio motivato e argomentato sugli spettacoli in cartellone al Ponchielli. Protagonista di questo appuntamento è Costellazioni con la regia di Raphael Tobia Vogel, con Elena Lietti, vincitrice del Premio Nazionale Franco Enriquez 2022 per l’interpretazione, e Pietro Micci.

VOTA LE RECENSIONI TRAMITE IL SONDAGGIO

CARLO ALBERTO CHIAVEGATO - 2ª LICEO SCIENTIFICO ASELLI

Teatro e fisica quantistica: due universi paralleli che la sera di martedì si sono toccati per la prima volta per mostrarci le “Costellazioni” al Teatro Ponchielli. Lo spettacolo, realizzato dal drammaturgo Nick Payne per la prima volta nel 2012 a Londra, porta in scena l’unione della fisica e dell’arte che ha travolto gli spettatori in un gioco di luce continuo.
L’allestimento visto al Ponchielli è stato firmato dal regista Raphael Tobia Vogel e interpretato da Elena Lietti e Pietro Micci. Difatti uno dei tre protagonisti della scena è proprio l’illuminazione, la quale cambiava da un momento all’altro per permettere la chiara visione della diversità dei numerosi universi, che inoltre rifletteva sul soffitto del teatro la scena dei due attori abbagliando molto spesso gli spettatori. Infatti, la storia di Elena e Pietro si è sviluppata su uno specchio posto a terra, contornato da vari riflettori e circondato da una leggera luce che ne evidenziava le estremità. Lo spettacolo si presenta volutamente ripetitivo per far notare la differenza degli esiti nei vari universi, possibilmente influenzati anche dalla posizione delle stelle, che terminano con una triste sorte.
Effettivamente i due attori, che interpretavano un apicoltore e una cosmologa recitando in maniera coinvolgente, hanno mostrato attraverso varie fasi della vita la difficile storia di una relazione e la sua sfumatura nei diversi cosmi. Un’altra caratteristica dello spettacolo è l’ironia tragica, caratteristica particolare di Elena Lietti, un’ironia caratterizzata da una sottigliezza incredibile che attraverso sadiche battute piuttosto spinte in fase di seduzione rendono lo spettacolo più dinamico e divertente, lasciando meno spazio alla drammatica sorte del suicidio assistito intrapreso dalla ricercatrice al termine dell’avvenimento.
In conclusione, assieme a quest’ultima scena vi è un momento dove regna il caos e continui effetti sonori si ripetono come per indicare una sorta di rottura tra questi universi e il loro corso naturale.

FRANCESCO LANZINI – 2ª LICEO SCIENTIFICO ASELLI

Il regista Raphael Tobia Vogel ha portato in scena martedì 16 gennaio al Teatro Ponchielli lo spettacolo “Costellazioni”, testo scritto nel 2011 dal drammaturgo britannico Nick Payne. Elena Lietti e Pietro Micci hanno interpretato i due protagonisti dello spettacolo (lui è un apicoltore, lei lavora all’università nel campo della cosmologia quantistica), inscenando un rapporto di coppia in tutte le sue possibili sfaccettature e situazioni, ognuna delle quali si differenzia dall’altra soltanto per un piccolo dettaglio, come un tono di voce, un modo di porsi o una recitazione diversi. Tuttavia questo particolare, con l’evolversi di ogni scena, si tramuta nell’elemento cruciale che porta ogni circostanza a proseguire in modo completamente unico ed originale. Infatti l’opera ha preso ispirazione da una legge quantistica, detta “Teoria delle stringhe”, che teorizza l’esistenza di infiniti universi e di conseguenti infinite possibilità ed avvenimenti discordanti tra un mondo e l’altro.
La scenografia, curata da Nicolas Bovey, è essenziale, con la sola presenza delle luci, gestite da Paolo Casati, in lento ma costante movimento intorno ai personaggi.
Inoltre l’umorismo ricorrente, così come le capacità espressive dei due interpreti hanno reso partecipe il pubblico, probabilmente riconosciutosi in uno dei molteplici episodi inscenati. Questo coinvolgimento degli spettatori è stato però ridotto, seppure in quantità non eccessivamente rilevante, dall’inevitabile ripetitività delle azioni e dei discorsi della coppia, dovuta al lento sviluppo della trama di ogni singolo evento.
Lo spettacolo, come confermato dal lungo applauso scaturito al termine della rappresentazione teatrale, è stato ad ogni modo apprezzato dagli spettatori, affascinati e conquistati dallo stile singolare di narrazione delle scene.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400