L'ANALISI
IL PONCHIELLI PER LE FESTE
07 Gennaio 2024 - 08:31
CREMONA - Il Teatro Ponchielli scalda il cuore e celebra la fine delle festività natalizie ritornando alla magia delle favole. Un tuffo nell’infanzia che profuma di antico e di magico, con la fiaba di Bella e la Bestia, mito dalle radici antichissime e reso celebre prima dai romanzi settecenteschi francesi, e poi dal memorabile film d’animazione della Disney negli anni Novanta, che rese la storia tra le più amate dalle giovanissime generazioni. Tanti i messaggi della fiaba che ancora oggi risultano attuali: non giudicare un libro dalla copertina, rispettare e amare il prossimo, tollerare e aiutare i più deboli.
Insomma, quella che potrebbe sembrare morale spiccia (come quella dei cartoni animati di oggi) diventa, invece, un prontuario di buona educazione, un exemplum di comportamento semplice e diretto che riesce (anche oggi) a insegnare qualcosa ai più giovani e non solo: valori come il rispetto e la dedizione, la cura e l’amore. E i cattivoni vengono puniti per il loro egoismo crudele. Il musical ‘La leggenda di Belle e la Bestia’, messo in scena ieri pomeriggio al Ponchielli in occasione dell’Epifania, ha restituito proprio la genuinità di questi messaggi senza tempo, sfruttando una fiaba antica e così spesso reinterpretata nel tempo.
Lo spettacolo non ha voluto inserirsi completamente nel solco della tradizione Disney, ma, anzi, ha preferito discostarsene parzialmente, probabilmente anche per non diventare una brutta copia di un grande capolavoro come il cartone del ‘91. Luca Cattaneo, che di questa produzione ha curato regia e testi, ha voluto trovare un buon equilibrio tra la fiaba settecentesca e la ‘vulgata’ Disney, utilizzando sì la trama e i personaggi del romanzo francese, ma condendoli con atmosfere e dettagli da ricondurre al cartone animato prodotto con il marchio di Topolino. Dunque, una giusta via di mezzo per offrire una prospettiva nuova (e allo stesso tempo antica) della favola.
Il pubblico in sala - che dalla platea al loggione non ha lasciato libero nemmeno un posto -, composto in larga parte da bambini e genitori, ha certamente apprezzato, coronando la prova degli attori con grandi applausi, rivolti soprattutto ai due protagonisti. A far rivivere la magia della fiaba con interpretazioni espressive e riuscite soprattutto sul piano canoro, il cast formato da: Diletta Belleri (Belle), Enrico Galimberti (Bestia), Manuel Diodato (Miguèl), Elisa Priano (Clotilde/Clarisse), Federico Della Sala (Poltrèn), Alessio Bendoni (Vittòn), Beatrice D’Arienzo (Angélique), Maria Fanelli (Séverine), Alessandro Gaglio (Bernard), Alessandro Casaletto (Bruke), Michele Iuliano (Moon), Alessandro Casaletto (Principe). Trasognanti le musiche di Enrico Galimberti ad arricchire scene semplici ma funzionali, costumi eleganti e le belle coreografie di Silvia De Petri.
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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