L'ANALISI
17 Agosto 2023 - 18:13
CREMONA - «Il nostro obiettivo, da sempre, è quello di essere utili a noi e agli altri». Arnaldo Scazzoli, morto a 85 anni — domattina i funerali a S. Agata —, presidente dell’Associazione ‘Lazzaro - Chiappari’ - Ex allievi orfanotrofio (che il prossimo anno arriverà al secolo di vita), aveva introdotto così la festa per i 90 anni di fondazione (con la presentazione del libro Il bene compiuto, del giornalista Fulvio Stumpo: «Hanno fatto un gran bene, non ci sono dubbi — aveva detto Stumpo — ma era anche un modo per controllare migliaia di diseredati che rappresentavano un pericolo sociale e sanitario, che vivevano in strade piene di ‘popolo e malattie’)».

Si era trattato di un traguardo importante per l’Associazione, nata nel 1924, avente per scopo la solidarietà fra gli ex allievi e verso i giovani ospiti delle Comunità Barbieri, eredi di un istituto, l’orfanotrofio della città, nato nel 1558.

Alla storia dell’Associazione Lazzaro - Chiappari venne dedicato anche il libro a cura dello stesso Arnaldo Scazzoli in occasione degli 80 anni che, attraverso pagine di cronaca, testimonianze, documentazioni e un vasto materiale fotografico, ripercorreva i momenti più significativi. Una narrazione ricca ed articolata e, soprattutto, impregnata di un grande senso di umanità che nasceva e si sviluppava da chi aveva vissuto in prima persona l’esperienza dell’orfanotrofio e ha continuato a vivere al fianco dell’Associazione.
Nel libro non c’era posto per la retorica o frasi di circostanza: parlava della storia di ieri e di oggi. Cioè la vita. E, a proposito di storia, una pagina speciale era dedicata proprio alle varie sedi dell’orfanotrofio di Cremona: nel 1558 la ‘Confraternita degli Orfani’ prima accoglienza nella Abbazia di Ognissanti (attuale via Bernardino Gatti); gli orfani della misericordia in San Vitale nel 1561; l’orfanotrofio maschile di via Cadolini dal 1786; il Manini ‘Istituto maschile di Carità’ (attuale via Antica Porta Tintoria) nel 1837; gli Istituti educativi in via Geromini nel 1923; il Centro Barbieri di via XI febbraio nel 1974; le Comunità alloggio Barbieri di via Bissolati, via Aselli e via XI febbraio nel 1988. Sedi (e tappe) che hanno caratterizzato la storia dell’orfanotrofio cremonese e che si intrecciano, dal 1924 in poi, con la vita dell’Associazione Ex Allievi (che ha sede al numero 1 di piazza Giovanni XXIII).
«Per noi - continuava Scazzoli - rappresenta un punto di riferimento importante. Chi è passato dall’Istituto ricorda anni difficili ma anche densi di tanti aspetti positivi. Come i periodi di vacanza al mare o in montagna, come la banda musicale, come il grande senso di educazione e di rispetto verso gli altri che ci è stato insegnato e che ha caratterizzato la nostra vita. Avevamo una divisa, non indumenti personali. Ma ciascuno di noi ha dentro di sé ricordi straordinari».
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