L'ANALISI
02 Luglio 2023 - 09:40
Patrizio Marigliano accanto alle sue opere
CREMONA - Quei libri che altri scartano o destinano al macero, Patrizio Marigliano ‘riscatta’ come materiale d’elezione per le proprie sculture, a tutto tondo o rilievi a parete, sorprendenti nelle loro policromie. Al punto che il colore non è solamente il suggello dell’iter creativo, ma il momento in cui davvero si opera la metamorfosi e la materia assume il suo significato. Anno davvero proficuo per l’artista cremonese che ha già collezionato, nei primi sei mesi, tutta una serie di importanti appuntamenti espositivi in Italia e all’estero a cominciare dalla ‘sua’ Cremona dove è stato protagonista di Ephemera, piccola personale ambientata a palazzo Guazzoni Zaccaria mentre una scultura di carta – un’elegante Ikebana – che ne caratterizza l’attività, era presente in una delle mostre a latere di Art Week.
«Un anno davvero molto gratificante quanto inatteso nei suoi esiti», spiega Marigliano, che negli ultimi mesi ha collezionato una lunga serie di inviti a esporre le sue sculture di carta, ricche di rara poesia e profondità immaginativa. Una sorta di monumento al libro, materiale elettivo della ricerca che l’artista dedica allo strumento principe della diffusione della cultura e del pensiero. «All’inizio dell’ attività sono partito dalla modellazione plastica di un singolo volume o di composizioni modulari di libri — spiega — poi ho sentito l’esigenza di lavorare su libri di dimensioni più cospicue sovrapposti gli uni agli altri». Non si tratta, però, di modularità verticale, bensì di costruttivismo: superata ogni scansione geometrica, i volumi si ergono orgogliosi librandosi nello spazio nel quale, in alto, si aprono sfrangiandosi con le loro pagine modellate e verniciate in modo da assumere consistenza, ma anche preziosità materica.
Tra febbraio e aprile l’artista ha esposto alla Fondazione Mazzoleni di Alzano Lombardo, quindi ad Asolo e poi a Bucarest in una esposizione internazionale. Nell’incantevole Asolo, sede di una delle più raffinate e colte corti del Rinascimento cui diede vita Caterina Cornaro, già regina di Cipro, per la mostra ‘The Queen’, dedicata in palazzo Beltramini proprio alla regina veneziana, Marigliano ha presentato un dittico site specific in cui i suoi raffinati libri sono stati lavorati per interpretare proprio il tema della duplice regalità, cipriota ed asolana, di Caterina, nota per il celebre ritratto di Tiziano. Rese preziose dal rivestimento aureo, le due opere rimarcano con grande evidenza il processo di trasformazione di libri tristemente destinati al macero in pezzi preziosi che concettualmente si ammantano di significati aulici. In questo stesso percorso si colloca l’opera argentea esposta tra maggio e giugno a Bucarest dal titolo ‘A book is your mirror’. Marigliano si è affacciato alla ribalta internazionale condividendo con altri 98 artisti (statunitensi, italiani, romeni, indiani, argentini, tedeschi, polacchi e dei Paesi Bassi) la stessa scelta creativa, cioè produrre arte con ciò che almeno dal XV secolo divulga cultura: il libro.
Oltre all’approccio concettuale, nella produzione dell’artista cremonese emerge di tanto in tanto una vena pop documentabile nei collage a rilievo — una tecnica sempre più presente nel suo lavoro — esposto nella collettiva di Catania, a inizio giugno, nell’ambito dell’affollatissima manifestazione Etna Comics, festival internazionale del fumetto. L’attenzione ai miti fragili della società dei consumi, che sono comunque quelli radicati nell’infanzia e nell’adolescenza di tutti, si evidenzia anche nell’esposizione in corso a Milano proprio in questi giorni nel prestigioso UNAHotel di via Cusani, a due passi dal Castello sforzesco. L’esposizione-premio ha visto l’artista cremonese imporsi insieme ad altri 25 su oltre 150 partecipanti al concorso ‘In arte Diabolik, Eva Kant una complice perfetta’, contest organizzato nel 60° anniversario della creazione del personaggio dei fumetti uscito dalla matita delle sorelle Giussani. In contemporanea, è stato invitato ad esporre una mini personale nell’ambito della mostra collettiva Arte a corte nelle sale del castello Morando Bolognini di Sant’Angelo Lodigiano alla quale si è aggiunta un’originale esposizione ‘coniugale’ con la moglie Anna Maccabelli nelle vesti, in questo caso, di fotografa.
L’antologica intitolata ‘Rispecchiamenti’ ripercorre l’opera di Marigliano dai suoi primi singoli libri modellati alle creazioni più recenti in cui il materiale cartaceo, si sposa organicamente con supporti lignei in eleganti composizioni scrutate dallo sguardo indagatore della fotografa che ne esalta tutte le potenzialità estetiche, nell’insieme e nei dettagli, in suggestivi giochi di luci ed ombre. La pausa estiva non sarà sinonimo di vacanza per Patrizio Marigliano. Le esposizioni autunnali sono alle porte e l’artista, nel suo atelier a due passi dal viale Po, è già al lavoro su una produzione destinata a ad aprire nuove strade nel suo percorso artistico. L’appuntamento è al 17 ottobre nelle sale dell’Adafa.
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