L'ANALISI
TRE GIORNI DEDICATI A DON PRIMO
05 Giugno 2023 - 05:10
BOZZOLO - Cinema, musica, teatro e letteratura sono gli ingredienti della quarta edizione della Tre Giorni Mazzolariana che si terrà da venerdì a domenica con il confronto sulle tematiche più care a don Primo e cioè ‘Chi sono gli ultimi e i lontani di oggi? Quali le marginalità di cui la società e la chiesa dovrebbero farsi carico? Quale il prezzo della guerra? E della pace? Cosa e come vale la pena insegnare?’. Ospiti illustri popoleranno la località mantovana della Diocesi di Cremona che offrirà l’eccezionale opportunità di assistere alla prima proiezione pubblica del documentario che un giovane Ermanno Olmi realizzò nel 1967 per la Rai insieme allo sceneggiatore cremonese Corrado Stajano. Opera censurata e cancellata dal palinsesto della rubrica settimanale ‘Almanacco’ nonostante fosse già stato annunciato sul Radiocorriere. La Rai lo sostituì all’ultimo minuto con un documentario sulle farfalle.
Si tratta di un filmato di 25 minuti con testimonianze e interviste nei luoghi dove Mazzolari fu parroco, fra Cicognara e Bozzolo, con puntuali ricostruzioni del suo pensiero su temi di acceso dibattito come il ruolo del sacerdote e la sua formazione. Se ne persero le tracce fino a quando il giornalista Ennio Chiodi lo riportò alla luce setacciando le teche della tv nazionale nel 2006 e ne propose la visione, sebbene a decenni di distanza. Va sottolineato che la stessa Rai, alla luce delle polemiche scaturite dal pesante atto di censura, commissionò un analogo documentario a un giornalista omonimo di Olmi, ma di nome Massimo, che lo realizzò con il titolo ‘Il profeta della Bassa’: 51 minuti depurati dalle scomode prese di posizione del prete del Boschetto. Oggi lo si definirebbe un fake.
Come detto, lo straordinario ritrovamento di Chiodi portò alla richiesta di allestirne una proiezione ma Olmi, anche a nome di Stajano, in una lettera spedita all’allora presidente della Fondazione Mazzolari, don Giuseppe Giussani, chiese esplicitamente di non farlo vedere, adducendo ragioni ‘tecniche’ e definendolo «decisamente superato». Insomma, venerdì alle 19 alla Casa della Gioventù si assisterà alla ‘prima’ assoluta del ‘vero’ docufilm. L’introduzione sarà curata da Stefano Albertini, docente della New York University e direttore della Casa Italiana Zerilli-Marimò di New York. Bozzolese doc, ha ispirato gran parte dell’evento.
Alla tre giorni mazzolariana interverranno fra gli altri lo scrittore, giornalista e docente Eraldo Affinati, il direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale sociale e il lavoro don Bruno Bignami, il teologo e filosofo don Paolo Cugini, il direttore dell’Osservatore Romano e saggista Andrea Monda, il teologo e compositore monsignor Pier Angelo Sequeri, l’onorevole Bruno Tabacci.
Apertura alle 17 di venerdì sotto la loggia comunale con i saluti di Ildebrando Bruno Volpi (Associazione Isacco), Paola Bignardi (Presidente Fondazione Don Primo Mazzolari), monsignor Antonio Napolioni (vescovo di Cremona), Giuseppe Torchio (sindaco di Bozzolo). Poi sarà la volta di Monda e Tabacci per un confronto moderato dal parroco don Luigi Pisani prima della proiezione del docufilm. Alle 21.30 in chiesa spettacolo teatrale. Sabato alle 11 in San Francesco intervento di Sandra Manzella seguito alle 16 da quello di Alfredo Balzanelli e alle 17.30 sotto la loggia la Lectio Magistralis di monsignor Pierangelo Sequeri; alle 19 concerto in chiesa dell’Orchestra sinfonica Esagramma. Domenica (ore 17) dialogo fra don Cugini e Albertini, alle 19 Affinati, Albertini e don Bignami si confronteranno sul fare scuola.
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