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OMAGGIO A TOGNAZZI

Da Cremona a Melbourne: Ugo attore senza confini

Mostra e retrospettiva in sinergia con l’Università di Pavia. Mosconi: «Un provinciale che ha fatto la storia del cinema»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

08 Maggio 2023 - 08:45

Da Cremona a Melbourne: Ugo  attore senza confini

CREMONA - S’intitola ‘Tragedy of a Ridiculous Man: Ugo Tognazzi and Comedy Italian Style’. È la mostra con cui Ugo Tognazzi sbarca in Australia a 101 anni dalla sua nascita ed è stata realizzata grazie a un’intensa collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne (diretto da Angelo Gioè), il Centro Culturale COASIT e in particolare Ferdinando Colarossi, Paolo Baracchi e Carmelina Calabro, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma (nella persona del direttore, Alberto Anile), la Deakin University di Melbourne con la professoressa Victoria Duckett e l’Università di Pavia con l’impegno di Elena Mosconi, docente di storia del cinema presso il Dipartimento di Beni Culturali e direttrice dell’Archivio Tognazzi. Tale sinergia e la determinazione di Mosconi, ambasciatrice di Tognazzi e Cremona a Melbourne, hanno reso possibile approntare un ricco programma di avvenimenti che stanno portando la verve di Tognazzi dall’altra parte del mondo.

Elena Mosconi e Victoria Duckett


La mostra inaugurata presso il Centro culturale Coasit di Melbourne, resterà aperta fino al 30 giugno. In esposizione materiali originali provenienti dall’Archivio Tognazzi. Nel discorso inaugurale, referente dell’Archivio, ha portato i saluti del sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, e del Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto. Nel raccontare le motivazioni di questa iniziativa espositiva che ha portato Tognazzi dall’altra parte del mondo Mosconi ha sottolineato durante l’inaugurazione: «I film di Ugo Tognazzi venivano abitualmente visti in Spagna, in Francia, in diversi Paesi europei. Ma Tognazzi si lamentava del fatto che i suoi film non venissero apprezzati dal pubblico anglofono. Con questa mostra e questa rassegna abbiamo voluto riparare a un torto». E aggiunge: «Scherzi a parte, è stata la disponibilità di un insieme di enti a creare questa notevole sinergia. A Melbourne c’è una comunità italofona molto forte, capace di tener viva e di apprezzare la cultura italiana del passato e del presente».


Ad accompagnare la mostra sono tre proiezioni ‘Il federale’ di Luciano Salce, film del 1961 che segna la svolta cinematografica di Tognazzi, ‘La voglia matta’, sempre di Luciano Salce e ‘La terrazza’ di Ettore Scola, film restaurati dalla Cineteca nazionale. «La carriera cinematografica di Tognazzi si compone di 150 film su un arco di tempo vastissimo che attraversa una stagione magica e irripetibile del cinema italiano – ha spiegato Mosconi -. Ripercorrerne la storia vuol dire fare la storia del cinema italiano e non solo, raccontarlo dal punto di vista di un attore che si sentiva e amava definirsi, provinciale. Tognazzi si è sempre proclamato un cremonese, cioè un uomo della provincia del nord, e questo è abbastanza atipico, inusuale nella commedia italiana, che era invece popolata di personaggi romani».

Il pubblico all'inaugurazione della mostra

Ed in merito osserva sempre la docente di cinema presso il Dipartimento di Beni Culturali e Musicologia: «In occasione del centenario Cremona lo ha insignito del titolo di ‘quarta T', dopo le tre a cui la città è associata: torrone, Torrazzo, e, non sto a dirlo, ma il terzo è la forma delle donne», aggiunge Mosconi sorridendo. Il titolo della mostra che propone locandine e memorabilia legate all’attore e regista, richiama il titolo del film diretto da Bernardo Bertolucci, ‘La tragedia di un uomo ridicolo’ che, secondo Mosconi «un po’ compendia l’avventura cinematografica di Tognazzi –. La commedia italiana è sempre un genere particolarmente critico, problematico, non troppo ridicolo con finali amari, con personaggi un po' mostruosi, grotteschi, dipinti in una maniera impietosa che è facile che evolva in tragedia. E in questo Tognazzi era un maestro, una maschera comica con un inatteso, sempre sorprendente e spiazzante risvolto drammatico che è rimasto unico e credo ineguagliabile».

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