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CREMONA: IL LIBRO

In campo adulti e adolescenti. Ma la partita si gioca tutti insieme

L’ultimo libro di don Marco D’Agostino coglie l’essenza dell’educare e apre riflessioni e nuovi orizzonti: «È come nel Baskin: non dico tu non puoi giocare, ma cambio le regole del gioco per far giocare tutti»

Mariagrazia Teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

10 Aprile 2023 - 08:17

In campo adulti e adolescenti. Ma la partita si gioca tutti insieme

Don Marco D'Agostino e la copertina del libro edito da Paoline

CREMONA - Fino a ieri c’era il bigliettino che diceva: «Sei forte papà, come te non c’è nessuno», c’erano i disegni fatti a scuola con mamma e papà per mano, c’erano i lavoretti da portare a casa per Natale e Pasqua. C’era la recita di fine anno scolastico. Una manciata di anni più tardi, ormai adolescenti, neppure sotto tortura, gli stessi autori di bigliettini e lavoretti ammetterebbero di averlo fatto. La mamma perde il suono dolce del suo nome e mentre rimpiange baci e coccole di un tempo ecco che d’un tratto diventa ‘madre’ rassegnata al fatto che fra lei e loro, i figli adolescenti, sia improvvisamente comparso il filo spinato: basta effusioni d’affetto. Mamma e papà si sentono improvvisamente disorientati, affaticati, stravolti nella quotidianità, non ancora pronti a giocare una nuova partita della vita. Educare è un compito bello, difficile e faticoso, difficile ma possibile.

Bella e possibile... la partita educativa adulti-adolescenti’ è il titolo del libretto ultima fatica di don Marco D’Agostino (Edizioni Paoline, 2023, pp. 134, 10 euro) che chiama a raccolta genitori, educatori, allenatori, insegnanti, sacerdoti insomma il mondo adulto non per dettare ricette o fissare percorsi. «Perchè fai così? Di chi è la colpa? Adesso basta! Sei un disastro!

Se non riusciamo a farli camminare sulle loro gambe, ci si domanda
quale futuro possono avere questi ragazzi?

Quante volte abbiamo sentito queste frasi, quasi che il rapporto con gli adolescenti debba trasformarsi in una prova di forza — spiega l’autore, docente al liceo Vida e rettore del Seminario —. Ho voluto questo titolo perchè mi sono chiesto: se non è possibile educare, se non è possibile farli camminare con le loro gambe, se non è possibile insegnare allora uno si domanda: ma che futuro c’è? Ci sono strade possibili? Dal mio punto di vista sì, e la prima è stare con loro, esserci, in qualunque situazione. Che uno sia un genitore perché genera, che sia genitore nella cultura, nello sport, nella scuola, in parrocchia siamo sempre adulti insieme a ragazzi e ragazze. Ci siamo, dobbiamo esserci. Vorrei si partisse da qui». La pandemia ha acutizzato alcuni problemi, ma ha aperto spazi di creatività e progetti nuovi sul futuro. Nel libretto, don Marco vuole raccontare l’impegno educativo di genitori ed educatori, per condividere con loro riflessioni, analizzare alcuni punti fermi, ritrovare entusiasmo e speranza. Partendo anche da situazioni concrete, ‘sperimentate’ in diretta come insegnante al liceo. «Cerchiamo di ascoltare gli adolescenti, non giudicarli dall’esterno, guidarli a essere responsabili e a rispettare le regole, far sbocciare in loro domande e desideri, accompagnarli nel trovare la loro strada senza imporre» e soprattutto non sullo stesso piano. «I loro tempi non sono i nostri, il loro linguaggio non è il nostro, il loro abbigliamento non è il nostro e se non ci piace pazienza. Se proveremo ad allenarci mettendo in campo schemi nuovi e non scontati, magari non impositivi, o al contrario troppo deboli, riusciremo nell’intento di leggere la realtà attuale e scoprire le soluzioni per l’oggi. Io ci provo ogni giorno — chiude don Marco — con la ‘complicità’ di altri adulti con cui condivido le fatiche quotidiane dell’educare. Non dico tu non puoi giocare, ma dico cambio le regole del gioco per far giocare tutti, anche chi fatica di più. Ce lo insegna il baskin, e funziona...». 

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