L'ANALISI
25 Marzo 2023 - 10:44
CREMONA - Una rassegna che si presenta alla città con l’obiettivo di creare un nuovo rapporto tra il grande pubblico e l’arte contemporanea, le gallerie e i collezionisti di oggi, e tra il mercato e il mondo della cultura. Dopo l’inaugurazione di ieri pomeriggio, questo fine settimana CremonaFiere torna ad ospitare la prima edizione di Cremona Art Fair con la direzione di Paolo Batoni (orari 10-19, biglietti da 5 a 10 euro con sconti speciali per i residenti in provincia).
«Sulla scorta del successo di Lucca Art Fair — spiega Batoni — anche a Cremona siamo a proporre nuove modalità di interazione con il mondo dell’arte. Fermo restando l’aspetto commerciale, abbiamo appositamente ideato un percorso espositivo che sia spazio per i contenuti del contemporaneo, un supporto al sistema arte che sta vivendo un momento complicato e stimolo per la nascita di nuovi collezionisti e innovative forme di collezionismo. Visitatori e compratori possono contare su pezzi di qualità offerti da gallerie selezionate, 39 fra cui tre cremonesi, con prezzi per tutti e nella massima trasparenza».
Ad arricchire l’esperienza dei visitatori ci sarà un ricco programma di intrattenimento, con progetti speciali e spunti di riflessione su temi legati all’arte contemporanea, talk con ospiti che raccontano di arte e contaminazione, laboratori pensati per coinvolgere tutta la famiglia, visite guidate gratuite nel segno della ricostruzione delle relazioni sociali (il programma di questa due giorni è disponibile sul sito cremonaartfair.com).
«Leggere l’arte contemporanea non è facile, per qualcuno è come addentrarsi su un terreno minato, dove senza una mediazione, una spiegazione, un approfondimento non ci si raccapezza — aggiunge Batoni —. Talk e dibattiti in programma oggi e domani qui in Fiera apriranno nuovi sguardi sul mondo».
Suddiviso in due sezioni, il percorso espositivo si snoda tra la Main Section, punto di forza della manifestazione, con la partecipazione di 33 gallerie consolidate nel panorama nazionale e internazionale, in un felice connubio di opere che vanno dal periodo moderno al post-bellico fino al contemporaneo, dove prevalente è la presenza di pittura e scultura.
La seconda sezione, ribattezzata Art Projects, è invece dedicata a progetti e gallerie che pongono in dialogo artisti provenienti da diversi contesti sociali portatori di tematiche attualissime: come ecologia e capitalismo (con le opere dell’artista iraniano Navid Azimi Sajadi e di Joseph Beuys presentate dallo Studio Linea Verticale), identità (con la pittura fortemente introspettiva di Silvia Mei presentata dalla Galleria d’arte cremonese Mangano), della trasformazione urbana (con le opere dell’artista Goran Dragas della galleria Prototip di Belgrado) e Andrea Di Marco presentato da Bonelli Lab, per concludere sul tema della classicità affrontata dagli artisti Federico Benedetti e Paolo Niccolai negli stand del DAV di Soresina.
«Il merito degli organizzatori è di aver alzato ulteriormente la qualità della proposta, fondamentale per un’operazione di successo — commenta l’assessore Luca Burgazzi —. È anche questa rassegna è un tassello di un percorso artistico che pian piano stiamo costruendo e che, sono convinto, darà presto altri frutti». Ripartire talvolta è più complicato che partire da zero, eppure dall’ultima edizione di una fiera d’arte (era il 2019) Cremona si è riposizionata senza fatica. «Grazie ai promotori e a chi li ha sostenuti, — aggiunge il direttore di Cremona Fiere, Massimo De Bellis —. Con l’augurio che questa prima edizione così concepita sia la prima di una lunga serie».
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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