L'ANALISI
22 Marzo 2023 - 12:20
CREMONA - C'era chi di Guccini ha letto, riletto, ascoltato, cantato e ricantato ogni singolo verso. E poi c'erano tanti degli amici musicisti che con Enzo Frassi hanno condiviso passione, palchi e serate in giro per l'Italia. Era un teatro Filo gremito e traboccante, difficile da dimenticare quello che martedì ha ricordato il contrabbassista scomparso nel 2021, in una speciale serata inserita nel cartellone del Piacenza Jazz Fest e organizzata dall'Ensemble Alma Libera con la direzione di Pamela Fappanni. L'occasione d'altra parte era imperdibile: 'Flaco' Biondini, storico chitarrista del cantautore di Pavana nonché grande amico di Enzo, ha imbracciato la seicorde per regalare un concerto che del repertorio di Guccini ha ripercorso alcuni dei più celebri capitoli, conditi con qualche preziosa gemma rara. Altissimo il profilo dei musicisti sul palco, con una formazione che oltre a Flaco vedeva in organico anche Roby Pellati alla batteria (un puro rocker, fra l'altro al fianco di Luciano Ligabue fra la metà degli anni Novanta e la metà dei Duemila soprattutto), e due fini jazzisti come il cremonese Giovanni Guerretti alle tastiere e Giacomo Marzi al basso.
A dare il benvenuto - senza nascondere l'emozione - sono stati Fappanni e Gianni Azzali, direttore artistico del Piacenza Jazz Fest. Fappanni e Azzali di 'Enzino' hanno voluto ricordare lo smisurato amore per la musica e il gusto onnivoro per ogni tipo di ascolto, purché di qualità. Chi ha conosciuto Enzo può confermarlo: musicista sopraffino, capace di passare con nonchalance dal rock al jazz, così come dal canzoniere italiano ai ritmi sudamericani, Frassi suonava con una espressività che, dalla perizia con cui Enzo si muoveva sulle corde, finiva per dilagare nella fisicità asciutta del corpo, e in quegli sguardi che alternavano il puro godimento della musica suonata dal vivo ai sorrisi raggianti lanciati a un lato e all'altro della scena, cercando la complicità dei compagni di band durante i concerti. Una prova di arte e di vita che non casualmente al Filo ha spazzato via ogni traccia di tristezza, lasciando spazio solo al calore e alla grande musica.
Anche Biondini ha voluto omaggiare l'amico e il collega parlando della grande affinità umana, oltre che artistica, che legava i due e dei multiformi interessi di Enzo. E poi, ovviamente, c'erano le canzoni: Quello che non, La locomotiva, Vorrei, Canzone delle osterie fuori porta, Asia, il vecchio e il bambino, Cirano, Dio è morto, e una commovente Stelle dedicata proprio a 'Enzino'. Una parata di classici della canzone da brividi che ha reso la serata di piazza Filodrammatici due volte più unica e speciale. L'incasso della serata servirà ad alimentare anche il fondo che da un anno rende possibile l'istituzione del Premio Frassi e di altre iniziative dedicate alla memoria del musicista. Il premio è riservato a bassisti e contrabbassisti under 30, e si è inserito fra i riconoscimenti del concorso Bettinardi. Ammonta a 1.000 euro, a cui si aggiunge un ingaggio per la stagione del Milestone di Piacenza.
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