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#DIRITTODICRITICA: «MM Contemporary Dance Company», le recensioni degli studenti

Nuovo appuntamento al Ponchielli con lo spettacolo della danza

La Provincia Redazione

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13 Marzo 2023 - 11:12

#DIRITTODICRITICA: «MM Contemporary Dance Company», le recensioni degli studenti

CREMONA - Nuovo appuntamento con #DIRITTODICRITICA, l'iniziativa organizzata dal giornale La Provincia e da Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, che offre agli studenti delle scuole cremonesi la possibilità di esprimere il loro giudizio motivato e argomentato sugli spettacoli in cartellone al Ponchielli. Si prosegue con lo spettacolo di danza con MM Contemporary Dance Company: leggi le recensioni qui sotto.

 

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ANGHINONI AURORA – 1 LICEO SCIENTIFICO ASELLI

Giovedì 2 marzo alle ore 20:30 il Teatro Ponchielli di Cremona, ha ospitato la compagnia internazionale MM Contemporary Dance Company, con sede a Reggio Emilia e diretta dal coreografo Michele Merola che ha proposto due creazioni di Maguy Marin e Mauro Bigonzetti. La MMCDC ha eseguito due coreografie che hanno suscitato stupore e applausi da parte del pubblico. Apre le danze Duo d’Eden, con un sottofondo tranquillo caratterizzato da rumori naturali(cascate, vento, temporali). La coreografia crea una profonda coesione tra i due corpi, rispettivamente uno maschile e uno femminile, tenendoli uniti per tutto il ballo. Questo dettaglio stupisce, il corpo di lei resta aggrappato a quello di lui per gran parte della coreografia e non tocca terra. I ballerini, vestiti d’una tuta color carne, sembrano nudi e si muovono seguendo i fruscii come primitivi. Lei cerca di difendersi ma allo stesso tempo unirsi a lui, instaurando un rapporto di purezza e amore, come Adamo ed Eva nel tranquillo giardino dell’Eden. Questo ballo resta essenziale, pulito e così armonioso che i gesti appaiono spontanei, creando una danza d’amore innocente. La seconda coreografia, Ballade, ci riporta alla contemporaneità con una danza che ci fa vivere o rivivere gli anni Ottanta, un decennio ormai lontano che ci rende reduci delle sue euforie. Un gruppo di giovani con gonne, camicie, capelli gonfi e tanti colori crea tensioni e sorrisi con una drammaturgia musicale piena di vitalità. I ballerini ci propongono dei confronti: tra noi e quegli anni, tra quegli anni e i suoi vincoli. Il profumo della collettività, quando bastava uscire di casa per sentirsi meglio, la vitalità, la voglia di sperimentare arti e creatività, una società che veloce come le persone si evolve e reca nei cuori l’ansia del cambiamento. Gli uomini, coinvolti in una vita frenetica, scelgono di posare un libro per guardarsi negli occhi sbagliando, piangendo e ridendo insieme. Anche noi oggi dovremmo sentirci partecipi d’una rinascita collettiva, anche se godiamo già di molte libertà al tempo trascurate, infatti nella coreografia troviamo una coppia omosessuale e una coppia di donne che vengono divisi, nascosti. Tra canti intonati dai ballerini, bombolette spray e giochi ormai dimenticati, un filo spesso e teso lega queste vite tenendole unite o in gabbia. “Vita la mai” un inno con cui l’uomo si spoglia e diventa vulnerabile.

GREGORIO RICCARDO – 3 LICEO STRADIVARI

Giovedì 2 marzo al teatro Ponchielli di Cremona la MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, ha offerto due spettacoli di danza: Duo d’Eden e Ballade. Nel primo, durato 20 minuti, la scena è stata occupata da una coppia di ballerini, un uomo e una donna, che hanno proposto una reinterpretazione di un Adamo ed Eva contemporanei, un groviglio di due corpi in perfetta sintonia estremamente intenso e sensuale. Due volti mascherati, tutine aderenti color carne e lunghe parrucche arruffate; ecco come i danzatori Emiliana Campo e Nicola Stasi si sono posti al pubblico. La coreografia, a cura di Maguy Marin, rimontata da Cathy Polo e Ennio Sammarco, si è svolta interamente senza musica, accompagnata soltanto da rumori di pioggia, cascate e temporali, che davano gli accenti necessari a rendere i movimenti degli artisti ancora più interessanti da osservare. Lui rappresenta un supporto, una roccia per lei, che invece si avvinghia al corpo di lui e non lo lascerà per la durata di tutta la performance, adattandosi in maniera impeccabile e mai scontata ad ogni suo movimento. Duo d’Eden è in grado di fare assaporare una cruda e selvaggia realtà, che si ha tempo di assimilare cullati dal leggero, ma mai silenzioso, suono della natura. Spostiamoci ora su Ballade, una creazione di Mauro Bigonzetti. L’opera vuole essere la fotografia di un periodo ben preciso: gli anni Ottanta, raccontati attraverso gli occhi dei giovani di quell’epoca, in cerca di un costante rinnovamento per sé stessi e per i loro amici. Un inno interpretato da chi ha bisogno di certezze, da chi ha sogni nel cassetto ma ha paura di sbagliare, chi cerca comprensione in una società che non è ancora pronta a dargliela, e chi vuole sperimentare senza essere schiavo di etichette o di pregiudizi. Le coreografie si svolgono sulle musiche di artisti cardine degli anni Ottanta, dall’ecletticità di Prince, sino allo stile punk dei CCCP. Una performance toccante, che fa trasparire tutta la grinta dei giovani ragazzi nati negli anni Settanta e che, per circa 40 minuti, riesce a trasmettere tutto il loro entusiasmo, emozionando e colpendo nel profondo, facendo riaffiorare alcune delle nostre ambizioni più profonde che, purtroppo, tendiamo troppo spesso a dimenticare.

MARTELLOSIO RICCARDO – 3 LICEO STRADIVARI

Duo d’Eden e Ballade sono due coreografie intense e difficili realizzate dai più importanti nomi della danza contemporanea, che sono andate in scena la sera del 2 marzo al Teatro Ponchielli di Cremona con la MM Contemporary Dance Company di Michele Merola. La prima è di una tra le protagoniste della danza contemporanea, Maguy Marin, che nel 1984 creò un complicato e sofisticato passo a due, che incarna la passione, la fragilità e il timore di Adamo ed Eva. Rimontata da Cathy Polo ed Ennio Sammarco, la coreografia è danzata solo da due ballerini, un uomo e una donna, vestiti con tute color carne e delle maschere che oscurano i loro volti, proprio per farci allontanare dalla loro identità, trasportando nel paradiso terrestre dove ogni movimento intrecciato con il compagno suggerisce emozioni. Di sottofondo solo la pioggia che, all'incalzare di tuoni e lampi, agita il movimento dei ballerini, riportandoci come ad uno stato crudo e primitivo. La semplicità della scena è in totale contrapposizione alla difficoltà del movimento, corpi che si avvinghiano e si incastrano diventando un tutt'uno con continue evoluzioni di lei sul corpo di lui. Per quasi 20 minuti si è rapiti dall’amore originale: quello per la danza. La seconda, creata proprio per la compagnia, è di Mauro Bigonzetti, altro grande nome tra gli esponenti della danza, che vanta collaborazioni in tutto il mondo. Un pezzo che vuole essere un omaggio e una denuncia ai tabù e le tematiche più scomode della società degli anni ‘80. Coreografia energica e in continuo movimento, che per 40 minuti vi trasporterà in un viaggio alla ricerca di una nuova e desiderosa rinascita per tutta la comunità, dove è la bellezza e la libertà a guidare il nostro cammino. Ad animare l’eccellente esecuzione ci saranno diverse entrate e uscite di ballerini ed oggetti che mostrano tutti gli aspetti della vita di quegli anni. Con Prince, Leonard Cohen, Frank Zappa e le canzoni dei CCCP, anche nelle musiche vuole essere un omaggio. Per la trama chiede aiuto alla sensibilità delle opere e dei testi di Pier Vittorio Tondelli, che i ballerini sono riusciti a trasmettere sul palco, emozionando tutto il pubblico.

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