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Hip Hop. Brano per Aka 7even, Elia Monicelli vince il Disco d’oro

Ha composto Toca che il rapper ha cantato con Guè e che ha spopolato in estate. Il 32enne di Calvatone: «Spero di aver dato un’iniezione di fiducia ai miei coetanei»

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

23 Febbraio 2023 - 10:59

Hip Hop. Brano per Aka 7even, Elia Monicelli vince il Disco d’oro

Elia Monicelli e la copertina del disco di Aka7even Feat Guè

CALVATONE - Dietro alla canzone «Toca» di Aka 7even Feat Guè c’è il 32enne di Calvatone Elia Monicelli, che per questo brano ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Disco d’oro (che non è ancora nelle mani di Monicelli perché viene stampato proprio in questi giorni), che suggella le 50 mila copie vendute. Monicelli è il compositore del brano: il 32enne ha un lavoro part time, ma appena può vola nel proprio studio, realizzato a casa, per suonare, comporre e produrre. Il tutto unito da una grandissima passione per la musica che l’hanno portato a raggiungere il prestigioso traguardo riconosciuto dalla Federazione Industria Musicale Italiana.

Che emozioni ha provato nel ricevere il Disco d’oro?
«È stata una bella emozione, perché inaspettata e sopratutto perché arriva in uno studio casalingo di un paese molto piccolo, nel quale gli sbocchi sono molto limitati. Un grande traguardo per me e per tutti quelli che hanno creduto in me».

Qual è stato il suo percorso per arrivare fino a qui?
«Tutto nasce con la passione per la batteria nata vedendo il gruppo di mio fratello Marcello (chitarrista e cantante dei The Deadwalk! gruppo hardcore di qualche anno fa conosciuto nell’underground cremonese e mantovano, ndr). Ho iniziato a suonare cover metal, poi col primo gruppo, gli Overdrive, ho inciso il primo album di metal classico, alla Metallica, nel 2005. Con il secondo gruppo, i Lamantide, mi sono spinto su musica più aggressiva. Ho suonato parecchi anni in questa band e abbiamo fatto molte date. Verso il 2012, 2013 mi sono spostato verso la produzione musicale, lasciando il gruppo e coltivando un altro genere che è sempre stato uno dei miei preferiti: l’hip hop. Prima l’elettronica, poi il rap, mettendo in piedi un piccolo studio musicale casalingo e producendo sia diversi rapper locali che molte basi. Ho iniziato a fare lavori sempre più importanti, fino ad arrivare a conoscere la casa di produzione Cosmophonics di Mantova dove ho stretto un rapporto molto bello che mi ha fatto arrivare a questa grossa collaborazione, nata anche un po’ per caso».

Il giovane produttore cremonese mentre lavora nello studio allestito nella sua casa di Calvatone

Come è arrivata la sua canzone a Aka 7even?
«Un giorno c’è stata l’occasione di produrre per Aka 7even, artista di punta della casa di produzione mantovana. Un cantante già molto affermato e che ha partecipato al talent Amici, aumentando il suo successo. Non sapevo dove sarebbe andata la mia base, ma tempo dopo è stata ritoccata dal main producer di Cosmophonics Max Kleinz. Ha dato gli ultimi dettagli per renderla perfetta ed è stata scelta da Aka 7even, che nel frattempo aveva una collaborazione con il noto rapper Gue. E da lì è nata Toca, una sorta di hit estiva che l’estate scorsa è andata molto bene, passando in tv, in radio e a molti festival. Da quel momento è andata sempre meglio, fino a raggiungere il Disco d’oro. Senza i ragazzi di Cosmophonics e il rapporto sincero e leale che si è creato tra noi, credo che non avrei mai raggiunto questo traguardo. Devo tanto a loro».

I suoi progetti futuri?
«Quelli di andare avanti con le produzioni, dato che sono la mia passione più che un lavoro, sperando di essere da esempio a quelle persone che credono che i sogni non si avverino, invece tutto è possibile. Mi piacerebbe che questo premio fosse un incoraggiamento per tutti e che nulla è impossibile se si lavora duro e con costanza. Spero anche di essere un piccolo orgoglio per Calvatone».

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