Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Tania Yakuno, un'artista tra bombe e caffè

Da Kiev a Tapirulan, in mostra anche le opere realizzate nell’anno dopo l’invasione russa

Barbara Caffi

Email:

bcaffi@laprovinciacr.it

22 Gennaio 2023 - 09:55

Tania Yakuno, un'artista tra bombe e caffè

CREMONA - Ha un bel viso da bambina, parla inglese senza accento e gesticola come solo noi italiani sappiamo fare. È un’artista di fama internazionale, Tania Yakunova, e un paio di anni fa ha conquistato la giuria tecnica del concorso per illustratori di Tapirulan disegnando una donna vestita di bianco volare in un cielo azzurro azzurro insieme a un gruppo di gabbiani. Utopia era, allora, il tema del concorso.


Da ieri e fino al 26 febbraio Tania è di nuovo in mostra a Cremona, nello spazio espositivo di Tapirulan (corso XX Settembre), ma tra le opere esposte, accanto a musicisti colorati, cicliste che portano fiori nel cestino e ragazzi in barca che raccolgono bottiglie di plastica, c’è la madre di Bucha, che abbraccia per l’ultima volta il suo bambino straziato dai proiettili, ci sono i bombardieri che oscurano il cielo, c’è una ballerina che indossa una scarpetta a punta e uno scarpone militare, c’è un girasole in fiamme aggredito dai carriarmati. Perché Tania è ucraina e da quasi un anno vive in un Paese invaso e se il suo tratto deciso ovviamente non è cambiato, i temi sono inesorabilmente cambiati.

Eppure Yakunova non ha smesso di disegnare. Perché è un’artista e «ora più che mai la nostra arte, la nostra cultura, la nostra musica devono trovare uno spazio e farsi conoscere perché la Russia di Putin vuole distruggere tutto questo». E poi perché è «sorprendente come ci si adatti alle situazioni più estreme, anche alla guerra». Yakunova vive a Kiev, che non è vicinissima al fronte, ma che è talvolta bombardata e che è spesso scossa dagli allarmi aerei. «All’inizio della guerra - ricorda Tania -, a ogni allarme scappavamo nei rifugi. Oggi non più, abbiamo capito che solo uno su dieci è un allarme reale, si gioca anche con il destino. Di notte a volte manca la luce, ma al mattino si esce, si porta fuori il cane, si va al bar a prendere un caffè e il croissant. Viviamo in maniera quasi normale».


A salutare Tania, oltre a Fabio French Toninelli, presidente di Tapirulan, per un abbraccio istituzionale oltre che affettuoso anche il sindaco Gianluca Galimberti («La guerra è una cosa brutta», interviene sua figlia Chiara) e l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi. «Postando le sue opere sui social - ha detto quest’ultimo - abbiamo potuto capire cose e sensazioni della guerra che altrimenti non avremmo potuto capire». Il potere dell’arte è anche questo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400