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IL FESTIVAL

Cremona Musica, in fiera una maratona di note

Folla di compratori e visitatori per la seconda giornata della rassegna. Domani la rassegna chiude i battenti, l'appello dei liutai: «Possiamo farcela, ma non da soli»

Mariagrazia Teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

24 Settembre 2022 - 21:51

Cremona Musica

CREMONA - Hanno affrontato e superato la pandemia con determinazione e sacrifici, qualcuno con le ossa più rotte di altri. E oggi si sentono pronti a far fronte anche alle nuove difficoltà, soprattutto se non saranno soli e il comparto dello strumento musicale troverà l’attenzione che merita a livello istituzionale. Lo pensano, e lo dichiarano, i liutai che espongono nei padiglioni di Cremona Fiere che ospita fino a domani (orario 10-18, ingresso 12 euro) Cremona Musica International Exhibitions and Festival.  

Martino Quintavalla costruisce Mandolini

«Lo sforzo congiunto tra Consorzio Liutai, Cremona Fiere e Ice, l’agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane – dice il maestro Giorgio Grisales, presidente del Consorzio — rende già possibile l’incontro con nuovi importanti operatori del settore, tra i quali molti provenienti da mercati non ancora esplorati. Si tratta di un’operazione unica, che darà nuova linfa alla liuteria artigianale cremonese. La fattiva collaborazione con l’Agenzia Ice e l’ente fieristico di Cremona, che ringrazio personalmente, si conferma un’opportunità preziosa non solo per Cremona Musica, ma anche per la sinergia che si è creata in prospettiva futura».

Il liutaio Adriano Spadoni nel suo stand

Di prospettive future parla Stefano Trabucchi, vicepresidente del gruppo di Confartigianato. «Lo scorso anno abbiamo partecipato comunque, nonostante le premesse per nulla incoraggianti. Sapevamo che gli stranieri non si sarebbero visti, e infatti è stato così. Oggi Cremona Musica è ripartita alla grande conquistando la fiducia e l’attenzione di nuovi compratori provenienti da Stati Uniti, Asia, Sudafrica. Vediamo una nuova e bella luce». Posticipata (e probabilmente annullata) la grande fiera internazionale di Francoforte programmata per aprile, la piazza di Cremona non ha rivali in Europa, e lo sta dimostrando proprio in questi giorni sia per il nutrito e prestigioso comparto business sia per l’attenzione che riserva ai visitatori non addetti ai lavori.

Giorgio Grisales con alcuni compratori

Stefano Trabucchi nello stand di Cremona Fiere

«Stiamo riallacciando i contatti con compratori e musicisti di ogni angolo del mondo — spiega il liutaio cremonese Marco Nolli —. Sono un affezionatissimo di Cremona Musica fin da quando, con una diversa denominazione, apriva i battenti a Santa Maria della Pietà». Della difficoltà di trovare ragazzi con la pazienza di apprendere e la disponibilità a vivere appieno la tradizione della bottega, nella sua accezione più tradizionale, parla Massimo Ardoli, maestro liutaio e docente dal 1997 alla Scuola internazionale di liuteria.

Alessandro Commendulli, Marco Nolli e Massimo Ardoli

 «L’approccio alla professione è cambiato, le competenze digitali dei ragazzi sono un universo di abilità tecnologiche in evoluzione, è complicato far passare il messaggio che i violini si impara a farli in bottega». Ha messo nel cassetto la laurea in ingegneria dei materiali e il dottorato di ricerca al Crn Martino Quintavalla, lombardo di Bormio che ha trasformato la passione in mestiere alla scuola di Federico Gabrielli.

Davide Negroni mostra una sua «creazione» 

Un soggiorno in Irlanda lo ha appassionato al mandolino bluegrass per virare poi su quello più tradizionale. «Sono il migliore liutaio della Valtellina, e anche l’unico», scherza. ma si vede che gli brillano gli occhi per la felicità.

VIDEO: FOTOLIVE/SALVO LIUZZI

SUONANO RUSSIA, UCRAINA E ITALIA

Una inconsueta formazione al femminile composta da tre donne dalle storie profondamente intrecciate nella loro diversità e talvolta distanza, ha trasformato il sodalizio amicale in una nuova avventura professionale.

Due violini (Yulia Berinskaya e Valentina Danelon) e una viola (Anna Serova) sono le componenti del Trio Invention, manifesto delle ragioni profonde che le hanno unite non solo per la nuova registrazione (un disco appena uscito) ma per il modo di esplorare sottili equilibri nel timbro alto, chiaro e cristallino di questa amicizia musicale tra Russia, Ucraina e Italia. Inventio è stato presentato in anteprima ieri a Cremona Musica con l’esecuzione della trascrizione delle Invenzioni a due voci di Bach ad opera di Berinskaya e Danelon.

Anna Serova ha studiato alla Stauffer

«Colpisce in Inventio — spiega Anna Serova, già allieva di Bruno Giuranna ai corsi di alto perfezionamento dell’Accademia Stauffer di Cremona — l’approccio comune là dove il gesto virtuoso non è mai fine a sé stesso, ma sempre al servizio di un’instancabile ricerca in un ambito difficilissimo come è il repertorio classico». De resto Serova vanta un’impressionante mole di repertorio scritto o trascritto appositamente per lei e per la sua inesausta esplorazione al confine tra musica da camera e linguaggio teatrale. Sala Monteverdi della Fiera affollata per il Trio Inventio e applausi a scena aperta.

IL MUSIC AWARD AI TRE PIÙ GRANDI

Il Cremona Musica Award è un premio istituito da CremonaFiere nel 2014, che viene assegnato durante l’annuale Cremona Musica Exhibitions and Festival a personalità e istituzioni del mondo musicale che hanno contribuito maggiormente a diffondere la grande musica e i valori da sempre legati alla tradizione musicale. Il legame con la città di Cremona (simbolo dell’eccellenza musicale italiana nel mondo), il contesto di Cremona Musica (la principale fiera di strumenti musicali d’alto artigianato al mondo) e il prestigio dei premiati, hanno fatto sì che sin da subito i Cremona Musica Awards si distinguessero come uno dei premi più ambiti del settore. I premi sono suddivisi in categorie, e riguardano la composizione, l’esecuzione, i progetti, la comunicazione e, dal 2018, la liuteria chitarristica.

David Kraukauer, Valentin Silvestrov e Christophe Coin


Mentre venerdì sera sul palco dell’Auditorium Arvedi a ricevere l’ambito riconoscimento è salito il chitarrista italo americano John Monteleone, ieri nel padiglioni di Cremona Musica, il direttore Generale di Cremona Fiere Massimo De Bellis ha consegnato i riconoscimenti (una targa di cristallo che ricorda la sagoma del violino) a David Kraukauer, uno dei più grandi clarinettisti del pianeta, fondamentale innovatore del klezmer, la musica ebraica moderna e pure in jazz, musica classica e improvvisazione; a Christophe Coin, violoncellista di musica antica, allievo di Navarra e poi di Savall, guru della viola da gamba; De Bellis ha quindi premiato il pianista e compositore ucraino Valentin Silvestrov, fra i capostipiti dell'avanguardia nell’ex Unione Sovietic sin dagli anni ‘60, accolto in sala Zelioli Lanzini da una autentica ovazione. In suo onore è seguito un concerto con musiche originali del compositore ucraino.

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