L'ANALISI
22 Agosto 2022 - 16:48
Mark Knopfler con una chiatta di John Monteleone, a cui ha dedicato una canzone
CREMONA - «Ho avuto la fortuna di incontrarlo nel suo laboratorio a Long Island e per me è stato come incontrare Stradivari. Lui è un vero artista, un po’ come Leonardo da Vinci, a modo suo»: lo ha detto Mark Knopfler, tra i migliori chitarristi al mondo e il cui nome è indissolubilmente legato ai Dire Straits, di John Monteleone, leggendario liutaio italo americano. Per poi aggiungere: «Avrei dato la vita per avere una delle sue chitarre, ma erano troppo, troppo belle per uno come me. Fu lui ad offrirmi di costruirmi una chitarra».
Proprio Monteleone sarà tra gli ospiti di punta di Cremona Musica - in programma dal 23 al 25 settembre prossimi -, che lo ha insignito del Cremona Musica Award. Il premio sarà consegnato a Monteleone nella serata inaugurale, all’auditorium Arvedi del Museo del Violino in occasione della presentazione di un docu-film dedicato al liutaio. Monteleone sarà presente in fiera anche per una serie di masterclass. Monteleonela presentazione del documentario sul leggendario liutaio americano John Monteleone, che nel corso della serata sarà premiato con il Cremona Musica Award e sarà presente anche in fiera per una serie di masterclass.
Girato da Trevor Laurence, il film si intitola John Monteleone: The Chisels Are Calling (John Monteleone: gli scalpelli chiamano), con un evidente richiamo alla canzone che Knopfler ha dedicato al liutaio. Di Monteleone parlano musicisti come Ben Harper, David Grisman, Frank Vignoka e ovviamente Knopfler, ma anche il musicologo Jayson Dobney, curatore del Dipartimento di strumenti musicali del Metropolitan Museum of Art di New York, che espone alcuni strumenti di Monteleone in via permanente.
Il film racconta la vita di Monteleone e di quando poco più che bambino cominciò a smontare gli strumenti musicali per capire come erano fatti. Autodidatta, è appassionato di arte, architettura, design industriale Comincia a realizzare mandolini e poi chitarre e diventa fin da subito famoso per il design innovativo. A lui si rivolgono musicisti classici, rock e jazz e tra i suoi clienti ci sono anche Eric Clapton, Pat Metheny, Woody Mann e Mike Marshall. Nel film, non poteva mancare una lunga tappa italiana.
Sulle tracce dei maestri che hanno dato vita alla liuteria - dagli Amati a Sradivari ai Guarneri -, Monteleone passeggia tra i boschi che suonano della Val di Fiemme, per poi approdare a Cremona al Museo del Violino, spiegando cosa può imparare ancora oggi un liutaio dallo studio e dall’osservazione degli strumenti degli antichi maestri.
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